Gallarate, Buffoni va all’attacco: “Sospendere il bando Amsc Sa”

GALLARATE «Sospendere il bando per la ricerca del socio privato di Amsc Servizi Ambiente», la società nata per occuparsi della raccolta differenziata. È Andrea Buffoni (Unione Italiana) a chiedere agli altri candidati sindaco di sottoscrivere questa richiesta.Motivo? Il vincitore del bando, che avrà l’incarico per i prossimi dieci anni, verrà proclamato il 13 maggio: due giorni prima dell’apertura delle urne. Così che il nuovo sindaco si troverà sulla scrivania una scelta che impegnerà lui, o lei, e il suo successore. Buffoni ha riscontrato quelle che definisce come una serie di «anomalie» all’interno del bando emesso lo scorso 21 febbraio. «E’ stato redatto da una persona esterna all’azienda, l’ingegner Ernesto Fornara (che di Amsc è stato dipendente e ora è consulente, ndr), quando la legge dice che deve farlo una risorsa interna e in via Bottini le professionalità necessarie ci sono –  fa notare – Fornara ha ricevuto l’incarico l’8 febbraio e ha preparato tutto in pochi giorni, visto che il bando è stato emesso il 21».Non lo convince, poi, nemmeno il fatto che «l’incarico potrà essere affidato anche se si presenterà un solo

concorrente» e che «le offerte non saranno aggiudicate al ribasso, ma al miglior offerente, il che introduce un elevato grado di discrezionalità».Altri quesiti ancora sollevano i suoi dubbi: «Perché da un minimo di legge del 40%, si è saliti fino a cedere al privato il 48% di Amsc SA? E come è stata determinata la cifra di 3,5 milioni di euro come base d’asta?». Il privato, poi, riceverà ogni anno dall’azienda 1,2 milioni di euro: «Per quali servizi sono corrisposti questi soldi?». In attesa delle prese di posizione della politica, a chiarire gli aspetti tecnici ci pensa Nino Caianiello, presidente di Amsc spa e amministratore unico di Amsc SA. «La quota del 48% è stata decisa dai soci per mantenere il controllo pubblico, mentre la valutazione dei 3,5 milioni nasce da una valutazione del ramo d’azienda svolta dall’avvocato Giuseppe Bonomi e da Alfredo Sardella». Infine, il milione e 200mila euro di servizi si legano al fatto che «per legge il socio deve essere operativo e deve fornire i prezzi dei servizi, visto che si tratta di uno degli elementi sui quali si aggiudica la gara».

e.romano

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