Gallarate – Viale Milano cambia volto per diventare più bello e più sicuro: basta new jersey di plastica, arrivano i nuovi guard rail in legno. Una struttura da un chilometro e mezzo che darà un nuovo aspetto al “viale dei centri commerciali”. Da lunedì riprendono i lavori di sistemazione della trafficata arteria stradale al confine con Busto Arsizio, di cui è già stata rifatta la pavimentazione, nel tratto tra largo De Gasperi e largo Boccherini, per intenderci tra la caserma dell’aeronautica e lo svincolo di ingresso alla superstrada 336.
Anche se dal punto di vista viabilistico non si concretizzerà quella rivoluzione che era stata prospettata in anni passati dall’ex assessore ai lavori pubblici Aldo Simeoni, che puntava a farsi finanziare dai grandi magazzini per raddoppiare le corsie di marcia e realizzare una nuova rotatoria all’altezza del Mediaworld. Nella sostanza tutto rimarrà praticamente come prima, almeno in questa prima fase, anche se il viale sarà reso «decisamente più sicuro e più gradevole dal punto di vista estetico», come annuncia l’assessore Luigi Colombo. Il primo step dell’operazione è stato il rifacimento del manto stradale, messo in cantiere prima di Ferragosto: ora il viale assomiglia ad un tavolo da biliardo nero come l’asfalto, senza segnaletica e senza le delimitazioni centrali, i vecchi new jersey in plastica bianchi e rossi che spesso e volentieri finivano in mezzo alla strada, vittime di incidenti e vandalismi gratuiti. Da lunedì riprendono i lavori, con la posa della nuova segnaletica orizzontale. Più avanti arriveranno anche i nuovi guard rail, omologati in base alle esigenze del codice della strada: finalmente saranno fissi e in legno, più bassi di quelli in plastica, per dimenticare l’epoca dei new jersey “ballerini”. «Sarà una novità che farà parlare di sé – promette l’assessore Colombo – è un tipo di guard rail decisamente fuori dal comune, che finora è stato sperimentato solo in pochissime realtà».
Rispetto al passato sarà «un cambiamento radicale – annuncia l’assessore – è il nostro obiettivo, segnare la differenza e proporre qualcosa di nuovo e di funzionale, rispetto ai pessimi new jersey che, pur essendo stati posati provvisoriamente, sono durati per anni e anni». Duplice lo scopo da centrare: da un lato maggior sicurezza, visto che «in caso di incidenti i vecchi new jersey venivano abbattuti senza garantire un’efficace barriera di delimitazione tra le opposte corsie di marcia», dall’altro un miglior
impatto estetico, che «non fa mai male, visto che si tratta del viale di ingresso in città». Non ci saranno invece né gli attraversamenti pedonali, che in assenza di semafori sono ritenuti troppo pericolosi su un’arteria di questo genere, né la rotatoria di fronte al Mediaworld, visto che i privati si sono tirati indietro. Viale Milano sarà comunque un cantiere destinato ad evolversi. «In futuro ci sarà spazio per ulteriori variazioni per migliorare la funzionalità del viale» annuncia Colombo.Andrea Aliverti
p.rossetti
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