Gallarate, crac di Tomondo I truffati saranno risarciti

GALLARATE Saranno tutti risarciti i truffati dal crac Todomondo, il tuor operator gallaratese che fallì lasciando a bocca asciutta centinaia di ignari vacanzieri. Un risultato rarissimo quello ottenuto grazie all’indagine coordinata dal sostituto procuratore di Busto Roberto Pirro e condotta dalla guardia di finanza di Gallarate e dalla polizia giudiziaria della procura bustese. Grazie al sequestro di una villa da 800 mila euro e di alcuni conti correnti di uno dei due indagati, le vittime potranno ottenere un risarcimento.Chiuse le indagini della vicenda esplosa nel luglio 2009 due sono gli indagati: Alessandro Scatti, ex patron di Avitour, società dalla quale nacque Todomondo attraverso la cessione di un ramo d’azienda, e Silvano Favarato, amministratore delegato di Todomondo sino all’estate 2009, quando l’inchiesta aperta in seguito alle denunce delle vittime portò all’oscuramento del sito del tour operator e alla fine dei presunti “maneggi” via rete ai danni di chi aveva semplicemente pagato per potersi godere una meritata vacanza.I malcapitati hanno affrontato di tutto, hanno combattuto a

suon di presidi e ora, finalmente, hanno la certezza di sapere che otterranno ciò che come minimo gli spetta. In tutto, dal luglio 2009 al luglio 2010 la procura di Busto Arsizio ha catalizzato 430 denunce per truffa giunte da tutta Italia: da Nord a Sud perché Todomondo lavorava via Internet e accoglieva e gabbava tutti. In realtà il numero delle vittime è quasi certamente superiore e di parecchio, ma in 430 hanno chiesto di avere giustizia presentando querela. L’ammontare della truffa ai danni solo di queste 430 persone è di 635 mila euro. Sul fronte risarcimenti, la garanzia è data dal valore della villa di Albizzate appartenente ad Alessandro Scotti: l’immobile vale sul mercato 800mila euro. La procura ha trovato prove che dimostrano come questi 800mila euro siano stati sottratti dal pacchetto economico relativo a Todomondo. Dal sequestro, quindi, si passerà alla confisca della villa e alla sua vendita: il denaro coprirà i 635 mila euro truffati ai viaggiatori.

f.artina

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