GALLARATE «Si tratta del progetto di una rete ciclabile complessiva di Gallarate». Alice Frigerio, 25enne crennese, spiega così l’argomento della sua tesi di laurea in Architettura ambientale.Per scrivere la quale ha chiesto aiuto via Internet ai suoi concittadini e, più in generale, a tutti coloro che si spostano, in auto o in bicicletta, all’interno della città dei Due Galli. L’annuncio è comparso da qualche giorno sulla Bacheca civica gallaratese, gruppo Facebook dedicato alle tematiche cittadine.
Qui la giovane studentessa ha pubblicato il link ad un questionario on-line, rispondendo al quale è possibile aiutarla ad affinare le sue proposte per una città a misura di pedale. «Per spronare le persone ad andare in bicicletta non bastano le ciclabili – spiega – bisogna pensare a una vera e propria modifica urbana».
Un cambiamento che può passare da piccoli elementi, come la creazione di un parcheggio per le due ruote davanti alla stazione. E non, come oggi, alle spalle dove, lontano da occhi indiscreti, i ladri di biciclette possono agire indisturbati. O magari realizzando, nel parco di viale Milano, una ciclofficina, ovvero «un luogo in cui ci si incontra, si parla delle ciclabili, di come migliorare la rete viaria». E, come dice la parola stessa, si fa anche manutenzione. La «modifica urbana» può richiedere anche interventi molto più onerosi.
Frigerio, ad esempio, propone di pedonalizzare piazza Garibaldi, un’operazione della quale anche la politica parla da tempo. «Oggi questa non è una piazza, è un parcheggio – dice – una volta chiusa alle auto potrebbe diventare punto di connessione tra le piste che arrivano in centro».
Sì, perché l’idea rispetto alla definizione di una rete riservata alle due ruote è innanzitutto quella di collegare le periferie con la zona centrale di Gallarate. Cominciando dalle strade lungo le quali oggi è più pericoloso pedalare. Ora, non dappertutto è possibile ricavare uno spazio per le ciclabili. Occorre quindi «pensare a percorsi alternativi: certo, senza costringere i ciclisti a fare il giro di Gallarate». L’idea potrebbe quindi essere quella di istituire delle zone 30. Nei primi giorni dopo la pubblicazione del questionario, che resterà on-line fino a fine anno, sono state una cinquantina le persone che hanno risposto: «i pendolari chiedono un posteggio per le bici e insistono per una buona connessione tra i quartieri e la stazione».
b.melazzini
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