Partendo da una diagnosi di Norberto Bobbio sulle promesse non mantenute della democrazia si sviluppa venerdì pomeriggio dalle 16 alle 19 la sessione gallaratese del sessantottesimo convegno della Fondazione Centro Studi Filosofici di Gallarate.
L’appuntamento a Gallarate è nella Sala Impero di piazza Risorgimento, mentre le altre sessioni dell’importante evento saranno tra giovedì e sabato a Villa Cagnola a Gazzada.
Relatore a Gallarate, Pier Paolo Portinaro dell’Università di Torino: a lui il compito di sviluppare una riflessione sugli stati nazionali democratici afflitti da disuguaglianze economiche, lontananza degli individui dai centri decisionali, formazione di poteri occulti.
«Oggi il paradosso – commenta Portinaro – è che la globalizzazione favorisce la regressione al tribalismo proprio nel momento in cui il massimo di culture e politiche dell’inclusione sarebbe richiesto. Le comunità chiuse, in molti casi, acquistano connotazioni fortemente difensive, mascherando dietro all’appello alle tradizioni culturali forme più o meno estreme di xenofobia».
Tema globale del convegno è “Etica pubblica e democrazia”, la sessione gallaratese porta il titolo “Declino della democrazia?” ed è la seconda relazione in programma. La prima, giovedì nel pomeriggio a Gazzada, con relatore Franco Totaro, ha come tema “L’etica pubblica come problema”.
La mattinata di venerdì sarà invece dedicata alla riunione in parallelo di tre gruppi di lavoro sui temi etica pubblica e politica (coordinatrice Paola Ricci Sindoni), etica pubblica e società civile (coordinatore Carmelo Vigna) ed etica pubblica ed economia (coordinatore Mario Signore).
Anche l’ultima relazione prima della conclusione del convegno sarà a Gazzada sabato 28 settembre alle 9, con relatore Stefano Zamagni su “Formare alle virtù democratiche: un compito urgente”.
Gallarate
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