Gallarate: fruttivendoli molesti in strada

Fruttivendoli “molesti” in azioni a Gallarate. Diverse le segnalazioni: da via Carlo Noè fino a largo Camussi. Ma anche dalle parti di piazza San Lorenzo.

– Approfittando di una portiera aperta, depositano in auto una cassa di frutta. «Non ti ricordi di me? Sono il figlio dell’Antonia. Ma sì, l’Antonia, quella che aveva un’ortofrutta, venivate sempre a fare la spesa», la risposta che danno allo sguardo interrogativo dell’automobilista.La prima cassa di frutta è un regalo. Ma mentre parlano, ricordando di questo fantomatico negozio, caricano in auto altre cassette. Al prezzo di dieci euro ciascuna. C’è chi rifiuta, ma anche chi accetta convinto di fare un affare. E in effetti in alcuni casi i prodotti sono prelibati. Altre volte, però, la qualità non sembra essere delle migliori. Almeno, questo raccontano i “clienti” di questi fruttivendoli dalle tecniche di vendita quantomeno particolari.C’è anche chi è arrivato a spendere 50 euro,

forse affascinato dalla parlantina dei venditori. A qualcuno è andata peggio: 10 euro la spesa, pagata con una banconota da 20. Con la scusa di prendere il resto, però, i due fruttivendoli sono saliti sul loro furgoncino e si sono allontanati.Entrambi italiani, questi due commercianti particolari invitano i loro clienti a passare a trovarli nel loro negozio. E lasciano, per ogni evenienza, anche un numero di telefono. Le persone rimaste deluse dalla qualità della frutta acquistata, però, non hanno avuto modo di lamentarsi.All’indirizzo fornito, infatti, non c’è alcun negozio di frutta e verdura. E anche il cellulare suona sempre spento. E così, l’unico modo per presentare eventuali lamentele a questi due fruttivendoli dai modi insoliti è quello di sperare di incontrarli nuovamente lungo la strada.