Gallarate, occhi puntati sul “popolo” dei lumbard

GALLARATE Oggi parlano i gallaratesi. Dopo aver ascoltato le proposte, e le polemiche, di Massimo Bossi e di Edoardo Guenzani, toccherà agli elettori scegliere chi sarà il prossimo sindaco della città dei Due Galli.Dopo due mesi di campagna elettorale, dura come da queste parti forse non si era mai visto, si arriva dunque all’atto finale. Due settimane fa i 39.090 gallaratesi chiamati alle urne, anche se ai seggi si sono effettivamente presentati ‘solo’ in 25.821, hanno assegnato il 33,5 per cento delle preferenze a Bossi e il 31,2 a Guenzani. A fare da terzo incomodo, allora come oggi, sarà dunque Giovanna Bianchi, che due settimane fa si piazzò terza con il 30,6 per cento dei consensi.Così che tutti sono d’accordo nel dire che saranno gli elettori che al primo turno hanno scelto la candidata della Lega Nord a risultare decisivi. Il Carroccio, ufficialmente, ha deciso di rimanere «equidistante», non offrendo alcuna indicazione di voto. Anche se non sono mancati i segnali di critica al centrodestra, da ultimo le accuse rivolte a Bossi di aver «offeso» il Senatùr, cosa che renderebbe impossibile per un leghista votarlo, né i segnali di apertura verso il centrosinistra, come l’accoglienza tributata a Matteo Renzi, sindaco di Firenze in città venerdì per sostenere Guenzani, all’interno del «Lega Point» di corso Italia.Segnali più espliciti li hanno forniti «Gallarate onesta» e «Libertà per Gallarate», le due forze che al primo turno erano in coalizione

con il Carroccio e che, in vista del ballottaggio, hanno espresso la loro preferenza per il candidato del centrosinistra. Posizione analoga a quella arrivata sia da Andrea Buffoni (Unione Italiana), che da Ennio Melandri (Federazione della Sinistra). Indicazioni, però, non apparentamenti: bisognerà dunque vedere se gli elettori seguiranno le indicazioni delle segreterie. L’unico accordo ufficiale lo ha firmato il Pdl, che ha stretto un’alleanza con i Pensionati che, al primo turno, hanno sostenuto Gianluca Pallucchini Gnocchi.Ma in una campagna aspra come quella vissuta negli ultimi due mesi, anche realtà come le Acli hanno sentito il bisogno di schierarsi, chiedendo a soci e simpatizzanti di votare per Guenzani. Al di là delle indicazioni, però, i 18.637 uomini e le 20.453 donne chiamate alle urne oggi e domani dovranno scegliere, oltre che tra due candidati, anche tra due coalizioni. A sostenere Bossi, dopo l’accordo con i Pensionati, ci sono nove liste. Detto di quella di Gnocchi, ecco Pdl, La Destra, Udc, «Mucci orgoglio gallaratese», «Rioni Gallarate», «Bossi sindaco», «Io amo Gallarate» e «Lista Cosco per Gallarate».Dall’altra parte, con Guenzani, ci sono cinque forze: Pd, Sel, Idv, Socialisti-Repubblicani e la lista civica «Città è vita». Si vota oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15, con tessera elettorale e documento di identità valido. I partiti raccomandano di tracciare una croce solo sul nome del candidato sindaco e non sui simboli delle liste, pena l’annullamento della scheda.Riccardo Saporiti

s.bartolini

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