Gallarate, pulizie Amsc Protesta dei lavoratori

Gallarate – Nuovo appalto per le pulizie in Amsc, i lavoratori protestano. Ieri mattina la Fiscascat-Cisl ha promosso un presidio in via Aleardi per contestare la decisione del nuovo operatore di ridurre l’orario di lavoro. E, di conseguenza, lo stipendio dei dieci impiegati.
«La legge prevede che, in caso di cambio di appaltatore, il nuovo soggetto debba confermare i lavoratori alle stesse condizioni», ha spiegato Laura Capitale della Fisascat-Cisl. In realtà «è stato posto un problema legato al monte ore», nonostante tre persone si siano licenziate, liberando così alcuni spazi.

Il punto è che «la persona che lavora di più è impegnata per 18 ore, una riduzione rischia di mettere in ginocchio le famiglie». E invece «la Morelli service, l’azienda subentrante, parla di un taglio». I sindacati chiedono il «rispetto del contratto», un tema del quale si discuterà lunedì prossimo nel corso di un incontro in programma all’ufficio del lavoro.
Ma lanciano anche un messaggio politico: «ci dispiace che un’amministrazione di centrosinistra assista a questa situazione a braccia conserte». Ma forse questo avviene perché «non ho ricevuto alcuna richiesta di incontro», come fa sapere il presidente di Amsc Sergio Praderio. Il quale ipotizza che la riduzione di orario sia legata al fatto che «abbiamo rivisto il capitolato, riducendo il numero degli interventi: solo per via Bottini passiamo da una spesa di 4.300 euro al mese a una di 1.200».
Questo, unito al ribasso di una gara che ha visto più di 15 partecipanti, ha generato un risparmio di 190mila euro per le casse dell’ex municipalizzata.

«Il contratto collettivo prevede che se l’appalto vede un cambio di condizioni è possibile una riduzione dell’orario di lavoro», spiega Pietro Osello, responsabile delle risorse umane della Miorelli Service, azienda trentina che si è aggiudicata l’appalto per la pulizia degli uffici di Amsc e della piscina di Moriggia, mentre quella delle farmacie è andata ad un’altra realtà.I problemi, però, non

sono finiti: «il contratto prevede anche che l’azienda uscente, entro 15 giorni dalla scadenza dell’appalto, comunichi alla subentrante i dati dei lavoratori, così da permetterne l’assunzione». Il fatto è che «ad oggi non siamo ancora riusciti ad avere queste informazioni». Il che rende impossibile, al momento, l’inserimento del personale. «Lunedì parteciperemo all’incontro, cercheremo di avere dai lavoratori quanto ci occorre».Riccardo Saporiti

p.rossetti

© riproduzione riservata