GALLARATE Ci sono nove giorni per definire la giunta. Ieri mattina, infatti, il sindaco Edoardo Guenzani ha firmato la convocazione del primo consiglio comunale, che si riunirà venerdì 17 alle 21, con buona pace della scaramanzia.Prima seduta che, oltre al giuramento del primo cittadino e all’elezione del presidente dell’assemblea, dovrà vedere anche la presentazione dell’esecutivo. Stasera o domani è dunque in programma un incontro di coalizione per iniziare a delinearne l’assetto. E se non è detto che già nel corso di questa prima riunione sia possibile arrivare a trovare la quadra, almeno si dovranno cominciare a sciogliere alcuni nodi.Primo fra tutti quello relativo a «Sinistra, ecologia e libertà». Posto che Idv e Socialisti-repubblicani resteranno fuori dalla giunta, è infatti possibile che i vendoliani ci entrino con Cinzia Colombo. In questo caso la delega più gettonata, vista l’esperienza di educatrice di disabili prima, di maestra d’asilo poi, dovrebbe essere quella ai Servizi sociali. Ma il Pd sembrerebbe non gradire questa soluzione, specialmente per quegli aspetti legati alla gestione del rapporto con gli immigrati.Il rischio, ragionano in via Ferrario, è che le posizioni di apertura verso gli stranieri sostenute da Colombo possano creare attriti, anche all’interno della stessa maggioranza. Per non parlare degli strali che si leverebbero dai banchi dell’opposizione, Lega Nord in testa. Dovesse entrare in giunta Sel, poi, si tratterebbe di capire chi, tra Pd e «Città è vita», dovrebbe rinunciare ad un assessorato. Al momento, infatti, l’idea è che quattro deleghe vadano ai democratici e tre alla lista civica.Dovendo far spazio ai vendoliani, Cév vorrebbe schierare un 3-3-1, mentre il Partito democratico, rivendicando il ruolo di primo partito, vorrebbe un modulo 4-2-1. In attesa di capire che ne sarà di «Sinistra, ecologia e libertà», però, le due
principali forze della maggioranza stanno iniziando a valutare i nominativi dei possibili assessori, con relative deleghe. E, ovviamente, «Città è vita» pensa a tre nomi e il Pd a quattro, segno che è molto probabile che si arrivi all’esclusione di Sel dalla formazione dell’esecutivo.Per quanto riguarda la lista civica, l’unica delega assolutamente certa, visto che Guenzani l’ha posta come condizione rispetto alla sua candidatura, è quella al Bilancio, che andrà ad Alberto Lovazzano. Per quanto riguarda i Lavori pubblici, altra delega “pesante” affidata a Cèv, ecco pronto il nome di Gianni Bollazzi, ingegnere come il sindaco. All’interno dell’esecutivo dovrebbe entrare anche Sebastiano Nicosia, primo degli eletti della civica. Al vicepreside dei licei il primo cittadino vorrebbe affidare la Pubblica istruzione, unendo però anche la Cultura.E proprio questo è un altro degli elementi da chiarire con il Pd. I democratici, infatti, non vedono di buon occhio questo accorpamento e vorrebbero un proprio esponente a gestire questo settore. L’incarico è già stato offerto ad Angelo Protasoni, che però avrebbe rifiutato. Al momento, dunque, l’unica certezza riguarda Angelo Senaldi, che, per volontà di Guenzani, all’incarico di assessore all’Urbanistica dovrà unire quello di vicesindaco.Ai Servizi sociali dovrebbe andare Carmelo Lauricella, sempre che non rinunci per motivi professionali. In questo caso, spazio a Stefania Passerini, dirigente del comune di Casorate Sempione. L’ex capogruppo Marco Casillo dovrebbe invece occuparsi della Sicurezza e, probabilmente, anche delle Attività produttive, a meno che il suo nome non rientri in gioco per la presidenza del consiglio. Anche questo incarico andrà al Pd e, per svolgerlo, serve una persona che sia già stata a Palazzo Broletto. Un’esperienza che, oltre Casillo, hanno solo Dario Terreni e Aldo Lamberti, che dovrebbe entrare in virtù delle dimissioni dei consiglieri nominati in giunta.Riccardo Saporiti
e.romano
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