Gallarate, ruba telefono a un ragazzo e vuole 50 euro per ridarglielo: marocchino arrestato

La vittima viaggiava in auto in centro con il finestrino leggermente abbassato quando ha subito il furto e la successiva estorsione. Il nordafricano rintracciato e fermato dalla polizia. E' un Irregolare, più volte espulso e già condannato per rapina

GALLARATE – La Polizia di Stato di Gallarate ha rintracciato nei giorni scorsi l’autore del furto di un telefono cellulare e del successivo tentativo di estorsione avvenuto ai danni di un ragazzo. La vittima viaggiava in auto a passo d’uomo in centro a Gallarate, seduto dal lato passeggero con il finestrino parzialmente abbassato. L’autore del furto ha infilato il braccio attraverso il finestrino, afferrando il cellulare che la vittima teneva tra le gambe, cercando di dileguarsi tra la folla.

Il derubato ha chiamato il 112, fornendo una particolareggiata descrizione dell’autore del fatto. Al contempo lo tallonava, senza mai perderlo di vista, raggiungendolo nei pressi della Stazione. A quel punto il reo intimava alla vittima di consegnare la cifra di 50 euro per poter riavere il proprio telefono cellulare e al diniego di questi, si dava alla fuga. 

Le prime ricerche sul posto effettuate dalla volante intervenuta davano esito negativo. Alle ore 01.30 circa il ragazzo incrociava nuovamente il suo estorsore nei pressi della stazione e all’ennesima richiesta di denaro, contattava il 112. L’autore del furto e dell’estorsione veniva intercettato pochi minuti dopo dalla volante intervenuta nella via adiacente al luogo indicato e, nello stesso punto, gli agenti rinvenivano anche il telefono cellulare rubato.

E’ stato identificato un giovane cittadino marocchino, risultato irregolare sul territorio nazionale, più volte espulso e segnalato all’ A.G. in quattro occasioni per inottemperanza all’ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale, nonché denunciato per ubriachezza manifesta e condannato per rapina. Il telefono rinvenuto è stato restituito al legittimo proprietario mentre l’estorsore è stato arrestato e associato alla casa circondariale di Busto Arsizio, su disposizione dell’A.G. in attesa di giudizio