Gallarate, Striscia la notizia svela tutti i misteri del Fare

GALLARATE È solo questione di tempo, ma finirà su «Striscia la notizia». Del resto, più d’uno aveva minacciato di chiamare il Gabibbo perché desse un’occhiata al centro commerciale «Il Fare», o a quello che ne rimane.

Solo che non sarà il pupazzo di Antonio Ricci ad occuparsi della vicenda, ma l’inviato del tg satirico Jimmy Ghione, avvistato ieri mattina mentre, con il suo staff, effettuava un sopralluogo dalle parti di viale Lombardia. Purtroppo per lui se ne sono accorti anche i custodi dell’edificio che, avvertita la proprietà, hanno ricevuto l’ordine di chiudere tutti i cancelli, impedendo l’accesso alle telecamere di «Striscia». Tuttavia ieri Ghione non stava realizzando il vero e proprio servizio, ma solo effettuando un sopralluogo: primo passo per far arrivare la questione del centro commerciale chiuso ormai da quasi due anni alla ribalta nazionale. Ad accompagnarlo nella sua perlustrazione, un gruppo di titolari dei negozi che si trovavano all’interno della galleria, che si sono riuniti in un consorzio, affiancati dai rispettivi avvocati. Si tratterebbe di alcuni di quei commercianti che erano ancora in attività quando, nella primavera del 2009, la proprietà decise di chiudere la struttura.

All’epoca, la scelta venne motivata con la necessità di sistemare l’impianto antincendio, danneggiato dopo l’allagamento del seminterrato del parcheggio, dove si trovava la centrale operativa. Una riparazione che, di rinvio in rinvio, si è conclusa all’inizio dell’estate. Nel frattempo, la proprietà ha fatto sapere di essere in trattativa per la vendita dell’immobile, senza specificare il nome del possibile acquirente.

Oltre al centro commerciale, però, resta chiuso anche il parcheggio, di proprietà pubblica, molto appetito dai pendolari, che in più di un’occasione si sono detti interessati a posteggiare qui per raggiungere la stazione. A luglio Amsc Impianti&Servizi aveva proposto al Comune una serie di possibili tariffe per la gestione dei parcheggi; ma da allora, sono trascorsi praticamente sei mesi e l’assessorato ai Lavori pubblici non è stato in grado di venire a capo della questione, arrivando alla riapertura di quello che è, e rimane, uno spazio di proprietà pubblica oggi inaccessibile.

E se chiaramente i commercianti avranno interesse a che «Striscia» si preoccupi del loro disagio, legato alla chiusura della galleria Borgomaneri, certamente la presenza delle telecamere del tg satirico finiranno per riaccendere i riflettori sul tema del parcheggio. E, chissà, anche sulla relazione della commissione di Vigilanza sulla variante al progetto realizzata in corso d’opera, definita una «vera e propria sanatoria». Una questione rispetto alla quale l’Amministrazione non ha però inteso procedere.

f.tonghini

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