– Due nuovi punti vendita aperti in via Carlo Noé, si teme il caos viabilistico. L’assessore alle Attività economiche rassicura, ma ammette: «dobbiamo intervenire sugli attraversamenti pedonali».
Le nuove aperture riguardano il complesso nel quale da circa cinque anni si è insediata una catena che vende elettrodomestici. All’interno dello stesso edificio ha aperto la scorsa settimana un punto vendita di prodotti per l’igiene personale. Mentre martedì è previsto il taglio del nastro di un negozio di tessuti.
Tre punti vendita al posto di uno, dunque. E i parcheggi? Quelli che servivano il negozio di elettronica erano una quarantina: saranno sufficienti ad assorbire i clienti di tre diversi spazi commerciali? «Gli uffici hanno verificato che mancavano alcuni posti auto», spiega Protasoni, «quindi ha chiesto che un’ulteriore parte del cortile venisse adibita a parcheggio».
La norma inserita nel piano di governo del territorio prevede che la superficie del posteggio sia identica a quella del punto vendita. Per questo è stato necessario aggiungere altre strisce bianche sull’asfalto. Le auto dirette verso questi spazi commerciali, dunque, troveranno posteggio. Ma l’apertura di due nuovi punti vendita non farà crescere il numero dei veicoli? Come si gestirà la situazione? «La questione riguarda i Lavori pubblici», la premessa, «però secondo me bisogna mettere mano in questa zona, questa evoluzione porterà indubbiamente un aumento del traffico».
Sì, perché anche «se è vero, come è vero, che i metri quadri di superficie di vendita sono gli stessi, è altrettanto verso che la presenza di tre negozi ha un impatto diverso che se si trattasse di un solo esercizio». In altre parole, il fatto che sia possibile acquistare una maggiore tipologia di prodotti «attira più persone».
Per questo, prosegue l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «è urgente» un intervento sulla viabilità in quest’area. Non tanto sulla rotonda, che pure già cinque anni fa l’allora assessore all’Urbanistica Massimo Bossi prometteva sarebbe stata rifatta prima di concedere l’apertura dei punti vendita.
Quanto piuttosto sulle strisce pedonali. «Qui spesso c’è un attraversamento “selvaggio”, molto pericoloso». Specie perché spesso le auto non rispettano i limiti: «non a caso la Polizia locale lavora molto con gli autovelox in questa zona». Proprio per mettere in sicurezza le “zebre”, l’ex assessore ai Lavori pubblici aveva promesso isole pedonali a cavallo delle corsie. Il progetto, però, è rimasto sulla carta.