Gamberi rossi nel menù d’agosto Mangiar bene per salvare il lago

VARESE Il Ferragosto è una festa anche in tavola e, per chi nutre ancora qualche incertezza sul menù da servire ad amici e familiari, ecco la ricetta low cost e salva-lago di Villa Recalcati: una grigliata a base di gamberi rossi della Louisiana. «In alternativa consiglio un bel risotto ai gamberi accompagnato da un’insalata catalana sempre a base di gamberi, con pomodorini freschi, sedano a coste bianche tagliato sottile, qualche foglia di basilico, un filo d’olio e una spruzzata di limone» scandisce l’assessore all’Agricoltura della Provincia, Bruno Specchiarelli che, per un finale made in Varese, suggerisce un gelato con mezza pesca di Monate e una sbriciolatina di “brutti e buoni” accompagnato da una grappetta di Angera. Prelibatezze d’autore con un obiettivo dichiarato: dare nuovo slancio alla raccolta (ed eliminazione) dei pericolosi gamberi che, da due anni, mettono a rischio la sopravvivenza dei più deboli gamberetti autoctoni e arrecano danni ingenti alla pesca sul lago di Varese.In un contesto così, c’è davvero poco da scherzare. Meglio, dunque, rendere il boccone meno amaro: «Dopo il boom di due anni fa, e il parziale sollievo dello scorso anno, quest’anno registriamo un’ulteriore recrudescenza del fenomeno» riconosce Specchiarelli, che di suo è reduce da una spedizione da dodici chili.Ora tocca ai varesini: «Li invito a raccogliere i

gamberi, sono ottimi da mangiare e, in questo periodo, sono molto numerosi». Vietato presentarsi con forchettoni o altri “arnesi” da raccolta improvvisati, sono ammesse solo le mani munite di guanti (le chele sono pericolose), un po’ di agilità e una presa “di spalle”.Astenersi dalla Palude Brabbia e dalla foce del Tinella: attorno al lago, la scelta rimane comunque ampia. «Colpa del caldo, che li porta a cercare refrigerio vicino alle rogge».Appassionati e buongustai a parte, quella della raccolta del gambero sta diventando una necessità alla quale Villa Recalcati conta di porre rimedio coinvolgendo i professionisti del settore, ovvero gli otto pescatori del lago di Varese. «Per attivare una pesca professionale è necessario acquistare apposite nasse» ammette Specchiarelli. Servono risorse e Villa Recalcati potrebbe recuperarne a sufficienza aderendo ad appositi bandi regionali: «Ne discuteremo dopo Ferragosto con i pescatori i quali, nel frattempo, hanno subito di recente danni notevoli al pescato (circa il 50%) e alle reti stesse».Un incentivo alla “professionalizzazione” della pesca del gambero – fino a questo momento ritenuta poco conveniente se non addirittura dispendiosa dai pescatori – è la possibilità di vendere quanto raccolto ai mercati generali di Milano assieme a gardon, siluro e cavassio. Insomma, c’è uno spiraglio che si chiama business e che potrebbe sciogliere il nodo del gambero.

s.bartolini

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