Gavirate, minoranze all’attacco «La giunta rinunci allo stipendio»

Commozione per la scomparsa di Laura Prati, ricordata con un minuto di silenzio e con una lettera bipartisan indirizzata alla comunità di Cardano al Campo, indignazione condivisa sulla Tares, ma divisione netta sulle indennità di sindaco e assessori.

Ultimo consiglio comunale, venerdì sera a Gavirate, prima della pausa estiva dedicato all’approvazione del bilancio 2013, emendato dalle opposizioni con una proposta che prevedeva l’azzeramento delle indennità di giunta e consiglieri, da agosto fino a fine anno. Con i 29 mila euro risparmiati, si sarebbero potuti evitare gli aumenti di alcune tariffe, come lo scuolabus, l’assistenza domiciliare, il nido e la materna.

«È un bilancio che contiene grossi tagli – ha detto a nome delle minoranze – dalla cultura alle associazioni, con pochi investimenti; ma ciò che fa più male sono i tagli ai servizi sociali perché colpiscono le fasce deboli della popolazione».

Da qui l’emendamento per alleggerire i tagli, sacrificando le indennità rimanenti del 2013 di sindaco e assessori. Proposta respinta dalla maggioranza di centrodestra. «È un attacco politico da campagna elettorale – ha affermato la capogruppo – ci ha fatto male leggere alcuni passaggi di questo emendamento; ogni giorno siamo in Comune a servizio dei cittadini e non abbiamo mai chiesto i rimborsi chilometrici che pure ci spetterebbero per legge».

Duro anche l’intervento del sindaco , il cui “stipendio” da sindaco è di circa 1000 euro netti. «Sono molto amareggiato, anche quest’anno abbiamo confermato il taglio del 25% delle indennità e non c’è stato, da parte comunale, alcun taglio al sociale».

I consiglieri di opposizione hanno annunciato comunque che rinunceranno al loro gettone di presenza.

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