Gb/ Cameron: con Tories al governo le cose andranno meglio


Manchester, 8 ott. (Ap)
– Il leader conservatore David Cameron, ha pronunciato l’atteso e ultimo discorso dell’annuale congresso del suo partito, promettendo che farà uscire il Paese dalla crisi economica ma ammettendo nel contempo che per raggiungere l’obiettivo saranno necessarie misure forti.

La strada è in salita ma la vista dall’alto ne vale la pena”, ha detto Cameron che, ampiamente favorito alle elezioni legislative di giugno, ha incentrato gran parte del suo intervento sul programma di un futuro governo Tory. “La prima e più grande responsabilità” sarà nei confronti delle truppe britanniche schierate in Afghanistan e delle loro famiglie, ha detto, prima di passare in rassegna le questioni che intende affrontare di petto. Dalla riforma del welfare e della sanità, ai comportamenti anti-sociali, all’immigrazione.

Il 43enne leader conservatore ha però tenuto a sottolineare che qualsiasi programma politico sarà soggetto “alla imprevedibilità degli eventi che dominano i governi”. “Sono il carattere, il temperamento, la capacità di giudizio, non le politiche e i programmi, che fanno la differenza”, ha aggiunto.
In un messaggio rivolto direttamente agli elettori, ha detto che un governo Tory sosterrà i risparmiatori, i lavoratori, gli imprenditori e le famiglie. E ha aggiunto: “Se avete paura, vi proteggeremo, se rischiate la vostra incolumità per fermare un crimine, vi saremo vicini, se rischiate la vita per il vostro Paese, vi onoreremo”.

A proposito della sua ricetta contro la crisi, che prevede una drastica riduzione delle spese per fronteggiare il deficit di bilancio ed è già stata criticata dal Labour, Cameron si è detto convinto che “più si aspetta, più grande sarà il conto che dovranno pagare i nostri figli”. “La cosa giusta da fare” era di attaccare il debito e ha chiesto: “dov’è la compassione, dov’è il progresso, nello spendere di più in interessi sul debito o nell’aiutare

i bambini poveri del nostro Paese?”. E a questo punto ha sferrato un attacco al governo laburista, accusandolo di aver reso “i poveri più poveri” e di aver creato più disuguaglianza. Un attacco che gli è valso un fragoroso applauso dei delegati al termine del quale Cameron ha proseguito: “Avete fallito, e spetta a noi adesso, il moderno Partito conservatore, combattere per i più poveri che voi avete deluso”.
Il giovane capo dei Tories ha anche detto che un governo conservatore riconoscerà i “matrimoni e le unioni civili nel sistema fiscale”.

In un riferimento alla morte del figlio Ivan di sei anni a febbraio, ha detto: quest’anno significherà solo una cosa per me.
Quando una così grande parte di te improvvisamente se ne va, nient’altro, nient’altro conta. E il mondo smette di girare, le lancette dell’orologio si fermano”. “Mi sono chiesto, ma voglio fare veramente questo?”, ha proseguito Cameron prima di rivolgersi alla moglie Samantha, presente in sala: “E’ stata lei quella che mi ha aiutato di più”.

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