La donna che lo scorso 18 maggio gettò i sui due bambini dal balcone, in viale Boccaccio, al momento del fatto era incapace d’intendere e di volere. E’ questo il risultato a cui sarebbe arrivata la perizia psichiatrica disposta dal gip Alessandro Chionna ed eseguita dagli psichiatri Mario Girola e Massimo Picozzi. Il gesto che poteva portare alla morte dei due bambini sarebbe stato, nella visione distorta della donna, una dimostrazione di amore estremo. Un modo per salvare i bambini da un mondo crudele. Paradossalmente, però, la donna ora sarebbe considerata
capace d’intendere e di volere. In grado, quindi, di sopportare un processo? Questo lo si potrà capire solo con il proseguo delle indagini. Un forte disturbo psichico, quello che attanaglia la donna da molti anni, che però non sarebbe per nulla guarito. Nel periodo precedente al folle gesto era stata la donna stessa a chiedere di essere ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Busto. «Ho brutti pensieri» diceva la mamma. Paura di poter fare del male a sé e ai suoi figli. Alla fine è andata esattamente come temeva potesse succedere.
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