Ghiaccio rovente domani al Palalbani

Varese-Milano di serie B accende l’antica arena. Sugli spalti le voci della Gioventù Giallonera. Il leader: «Invitati mille ex, ci saranno i milanesi»

Domani per l’hockey varesino sarà una grande giornata. Un ritorno al passato, a tinte giallo-nere, a quei derby che hanno acceso una rivalità. Varese contro Milano, una sfida che nell’immaginario dei tifosi sarà per sempre Mastini contro Saima, anche se i tempi cambiano: un sapore bellissimo ma con un retrogusto amaro. Che parla di passato, di gloria, di scudetti, di vertici nazionali, e di un presente in serie B, con difficoltà evidenti e classifiche che di certo non sorridono.

Al di là dei nostalgici rimandi a ciò che è stato, questo 8 dicembre sarà comunque il giorno di Varese-Milano: checché se ne dica, sarà uno spettacolo, sul ghiaccio e sugli spalti. Perché per una sera il Palalbani tornerà a vivere i suoi fasti, ad essere un fortino, un tutt’uno tra squadra e tifoseria. Per una notte, a rendere rovente il ghiaccio, tornerà la Gioventù Giallonera. E al suo leader storico, Sergio Visentin, per tutti il Vise, chiediamo cosa rappresenta questo derby e soprattutto perché la tifoseria ha deciso di ritrovarsi per questo appuntamento speciale: «Abbiamo sparso la voce anche grazie ai social network, e tanta gente che non viene al palazzetto da anni ha deciso di tornare per una partita storica e speciale come questa. Ci aiuta anche il fatto che si giochi in un giorno di festa».

Non sarà solo un ritorno di tifosi varesini, perché anche tanti storici sostenitori della Saima Milano popoleranno le tribune del Palalbani: «Tra di noi c’è sempre stato un bel rapporto – ammette Sergio – e quindi abbiamo coinvolto anche loro, che hanno risposto con entusiasmo e verranno in parecchi. Questa per noi vuole essere una bellissima rimpatriata tra compagni di tifo, tra amici. Ci troveremo già prima della partita a mangiare salamelle e bere birra tutti assieme. Sarà una bella serata, in cui ci reincontreremo e tiferemo di nuovo per i Mastini». La speranza del

Vise è che ci sia più gente possibile, senza dubbio. E chi ci sarà non starà zitto un secondo, come ai bei tempi: «Faremo il tifo perché è bello, ci piace. Per dimostrare che, se volessimo, potremmo fare ancora grandi cose. Sarà una partita con un’atmosfera del tutto nuova: mi piacerebbe rivedere il Palalbani pieno, caldo, con gente che tifa e che non sta mai ferma. Abbiamo invitato più di mille persone, penso che in tanti verranno. Di solito a vedere i Mastini ci sono 200-300 persone, già essere in 700 domani sarebbe un successo».

La speranza è di rianimare una squadra ed una società che stanno vivendo un momento difficile: «Purtroppo senza soldi non si può fare nulla, così come senza programmazione. Dopo le tante promesse dei tempi che furono, la gente è rimasta delusa, e non ha più voglia di scottarsi. Alla città di Varese piace l’hockey, ma il pubblico si è allontanato per dei motivi validi. Preferirei che, come successo nel Varese Calcio, si decidesse di ripartire da zero, resettando tutto, senza sentirsi obbligati ad avere una prima squadra. Però questa è solo una mia opinione». La cosa che veramente conta, adesso, è il derby Varese-Milano. E sarà una notte speciale, a prescindere da come andrà sul ghiaccio. Una partita diversa, anche per chi dovrà giocarla, davanti alla tifoseria storica che torna sui suoi gradoni per tifare ed emozionarsi.