Giallo come l’integrazione A Varese «U stisso sangu»

VARESE Giallo come l’integrazione, il cinema e la poesia che si incontrano sabato pomeriggio alle 18, nella sala delle carrozze del centro Gulliver di via Albani, per la proiezione del documentario «U stisso sangu» commentato da Sebastiano Adernò (regista del film assieme a Francesco Di Martino) e dal poeta Dino Azzalin.Si tratta del secondo appuntamento in calendario per Color-Arti, la rassegna promossa dall’associazione Estroversi e che abbina ogni volta la poesia a un colore e a un’arte differente. Questa volta il binomio è giallo-cinema per affrontare un tema di straziante attualità, quello dell’immigrazione. Il film racconta la storia dei migranti che approdano sulle coste italiane: il viaggio, lo sbarco, la prima accoglienza e poi la ricerca di

una casa, di un lavoro. Persone le cui storie che si incrociano con quelle di tanti italiani: gli ufficiali della Guardia Costiera che li recuperano in mare, il medico che presta loro i primi soccorsi, il reporter che ne segue vicende (il giornalista dell’Espresso Fabrizio Gatti), l’imprenditore che li prende a lavorare nei campi, il personale della comunità che li ospita, e persino lo «sconosciuto» che assiste al rito di commemorazione di quelli tra loro che sono morti in mare.La serata sarà accompagnata dalle musiche dal vivo del percussionista Alberto Maroni Biroldi e dall’esposizione di alcune sculture di Stefania Pennacchio create per la mostra «Soma somatos – il corpo del corpo». Ingresso libero con contributo volontario. L. Rom.

s.bartolini

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