Giappone/ Neo premier alza toni: Risanare o finiamo come Grecia


Tokyo, 11 giu. (Ap)
– Il Giappone deve cambiare rotta, avverte il nuovo premier Naoto Kan, e come in Europa puntare la barra verso l’austerità di bilancio, perché altrimenti, con il debito pubblico che si ritrova rischia uno scenario simile a quello della Grecia. Sesto ad assumere la guida del governo in soli quattro anni, già dal suo primo intervento in Parlamento Kan non ha usato mezzi termini, preparando con ogni probabilità i suoi disciplinatissimi concittadini a aumenti delle tasse.

Sebbene in realtà il Giappone abbia una situazione lontana anni luce da quella della Grecia – è la seconda maggiore economia mondiale, è un creditore netto verso l’estero, ha un enorme avanzo commerciale e a differenza di molti altri paesi con l’emissione di titoli di Stato, invece di pensioni o assistenzialismo, ha finanziato la creazione di una delle reti infrastrutturali più avanzate al mondo – resta comunqune il fatto che le cifre sono quelle che sono: l’ammontare del debito giapponese ha raggiunto la spettacolare mole del 218,6 per cento del Pil.

Un’altra peculiarità è che a differenza della Grecia, i titoli di Stato giapponesi sono prevalentemente in mano ai suoi stessi contribuenti. Tanto ché, prima ancora che arrivasse l’allarme del premier, il ministero delle Finanze, da cui proviene proprio Kan, aveva lanciato una inconsueta campagna promozionale per sostenere gli acquisti di bond pubblici da parte di cittadini nipponici. In ogni caso Kan mette le cose in chiaro: “E’ difficile sostenere una politica economica che poggia eccessivamente sull’emissione di titoli di debito. Come abbiamo visto con la confusione finanziaria in Europa innescata dalla Grecia, le nostre finanze potrebbero collassare – ha affermato – se si perdesse fiducia sui titoli di Stato con un debito lasciato fuori controllo”.

Kan ha esplicitamente aggiunto che prenderà in considerazione aumenti delle imposte, una questione su cui i governi precedenti sono stati troppo timidi. Considerato un sostenitore delle politiche economiche rigorose, un ‘falco’ attento alla disciplina sui conti, il premer ha preannunciato maggiori dettagli per le prossime settimane. Gli analisti invece reputano esagerati i paragoni tra Giappone e Grecia, funzionali più che altro a questioni di politica interna e a far confluire consensi sull’esigenza di risanare i conti. Secondo Hiromichi Shirakawa, capo economista di Credit Suisse nel paese, il premier dovrebbe concentrarsi sulla crescita economica e sul problema dell’invecchiamento demografico. A dispetto dello spauracchio-paragone con Atene, oggi Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,22 per cento.

Voz

© riproduzione riservata