Tokyo, 4 feb. (Apcom) – Il gigante giapponese dell’elettronica e
degli elettrodomestici Panasonic ha annunciato oggi il taglio di
15.000 posti di lavoro in tutto il mondo e la chiusura di 27
fabbriche, per far fronte al peggioramento della sua situazione
finanziaria a causa della crisi.
Panasonic prevede una perdita netta a fine esercizio, dopo aver
registrato un calo di vendite e di profitti al termine dei primi
nove mesi. Il gruppo di Osaka, che auspicava di chiudere con un
profitto netto annuale di 30 miliardi di yen (250 milioni di
euro), si aspetta ora una perdita da 380 miliardi di yen (3,17
miliardi di euro), a causa del continuo peggioramento delle
condizioni di mercato e dell’apprezzamento della valuta
giapponese.
A inizio esercizio, nell’aprile 2008, Panasonic contava su un
guadagno netto di oltre 310 miliardi di yen. Nel corso del terzo
trimestre (ottobre-dicembre), le vendite sono crollate del 20% su
un anno e del 29% all’estero. “I nostri affari hanno subito un
forte peggioramento a partire dal mese di ottobre”, ha
sottolineato Panasonic.
Panasonic è solo l’ultimo dei colossi dell’elettronica
giapponesi ad annunciare forti perdite, dopo Sony, Hitachi,
Toshiba e NEC.
Sim
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