Giorgio Panariello è inmezz@voi «Vi racconto la rivoluzione web»

GALLARATE Inmezz@voi dal palco del teatro Condominio Vittorio Gassman: Giorgio Panariello, istrionico con la sua comicità da showman eclettico e fantasioso, porta il suo ultimo spettacolo a Gallarate lunedì alle 21 (biglietti in vendita al costo compreso tra 30 e 50 euro). Scritto dallo stesso Panariello con Riccardo Cassini, Mario Audino, Walter Santillo e Alessio Tagliento, con la regia di Giampiero Solari, vedrà protagoniste l’attualità e la quotidianità, con monologhi esilaranti, brillanti, che faranno ridere, sorridere, e anche riflettere. Grazie al riconosciuto talento, alla carica espressiva, al trasformismo del quale l’artista in scena è un vero e proprio maestro.Ma perché c’è quella @ nel titolo che ricorda la chiocciolina di un indirizzo mail?Perché è uno spettacolo figlio della riflessione di un cinquantenne che si trova ad avere a che fare con i social network e che deve cominciare a capire internet per raggiungere il pubblico del futuro e non solo, visto che ormai in rete c’è pure il macellaio sotto casa! Per comunicare meglio il web è importante, si fanno “rivoluzioni” sul web: e ho pensato a come avrei potuto “giocare” a mio vantaggio questa costrizione di imparare a usare il computer.

E la Rete le ha dato una mano?La Rete mi ha aiutato molto in questo lavoro, mi ha aiutato per esempio nella scelta del manifesto, o anche attraverso i commenti che arrivavano e arrivano. Certo, a volte con il web si fanno disastri, ma ci sono anche fenomeni straordinari che partono dal web: pensiamo al Pulcino Pio o a “Cinquanta sfumature di grigio…”. Insomma, gli spunti che prima mi venivano dalla “strada”, ora mi sono arrivati dal web. Che è poi il luogo dove oggi l’uomo della strada chiacchiera. Li ho intercettati e messi nello spettacolo.E che spettacolo ne è nato?Uno spettacolo molto libero, in cui c’è più Giorgio rispetto a Panariello, c’è molto più di me che penso, ci sono riflessioni che poi diventano un po’ quelle di tutti noi. Ripeto: uno spettacolo molto libero, dove la gente, se vuole, può venire sul palco. Ogni sera è un improvvisare e ogni sera è qualcosa di diverso, non sono “prigioniero” di un copione, ma parlo dei fenomeni del momento. Ora, per esempio, c’è l’impasse della situazione politica italiana… Insomma, è molto attuale e richiede aggiornamenti quotidiani con gli autori.

L’intervista completa sul giornale in edicola domenica 10 marzo

s.bartolini

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