«Una mostra che nasce dall’amicizia, dal piacere del tempo trascorso insieme con le mani immerse nella materia e la mente nella sfera creativa». Così lo sculture Giorgio Presta, classe 1957, presenta la sia ultima mostra che sarà inaugurata venerdì pomeriggio (11 ottobre) alle 18 negli spazi di Casa Perabò in via Albuzzi 8, a Varese.
Una mostra in cui il maestro scultore non espone però da solo ma con una mezza dozzina di suoi allievi: Franco Barbieri, Luigi Cantoni, s&s Pizzinato, Eleonora e Stefania Colombo, Barbara Finamore e Bruno Greco. «Persone che siedono attorno a un tavolo, il piano di lavoro comune, in cui esperienze e visioni si incontrano, sguardi si incrociano, forme prendono vita». Queste le parole che introducono a una mostra in cui i visitatori possono incontrare opere collettive, nate da esercizi condivisi, per mesi o addirittura per anni. Esercizi svolti durante i corsi tenuti nell’atelier all’aperto di Gioiorgio presta «lì dove regna un caos ordinato», tra tavoli e sgabelli, colori, ossidi, lime spatole e scalpelli. L’idea di fondo è che condividere l’attimo creativo, l’esperienza e l’insegnamento, siano esperienze vitali per rintracciare e sviluppare uno stile e un’espressività artistica personale, individuale. «L’arte è condivisione e solitudine, devozione e disprezzo, frastuono e silenzio, energia e pacatezza, mediazione e improvvisazione, pieno e vuoto, incoscienza e responsabilità, pensiero e azione, costrizione e libertà», scrive Lara Treppede nella presentazione della mostra che rimarrà in allestimento per tutto il fine settimana, domenica compresa, visitabile dalle 10 alle 18.30 con orario continuato.
© riproduzione riservata













