Giustizia/ Casini:Su riforma Costituzione no apprendisti stregoni

Torino, 12 mar. (TMNews) – Pier Ferdinando Casini rinnova i suoi dubbi sulla riforma della giustizia messa in campo dal governo. “A noi – ha detto il leader dell’Udc a margine di un convegno a 20 anni dalla scomparsa di Donat Cattin – interessa capire il contenuto perchè il limite di questa riforma costituzionale è il continuo rinvio che è previsto alle leggi ordinarie. Il rischio è che a ogni legislatura la maggioranza di turno cambi le leggi ordinarie a cui rinvia il nuovo testo della Costituzione e questo sarebbe l’imbarbarimento finale del nostro rapporto tra legislazione e giustizia”.

“Se vogliamo sfasciare definitivamente il sistema giudiziario – ha avvertito Casini – facciamo una bella cornice di nuove norme costituzionali rinviando a leggi ordinarie che ogni maggioranza che viene cambia a piacimento, dopodichè cambiamo l’Italia”. Il leader centrista ha spiegato che la Costituzione “non è tabù, può essere rinnovata e migliorata”, “ma si deve cambiare con la testa”: quindi, servono modifiche che “non comportino poi rinvii a leggi ordinarie che verranno cambiate dalle maggioranze pro tempore, altrimenti anzichè migliorare le cose le compromettiamo definitivamente”.

Insomma, per Casini “l’importante è che non ci siano apprendisti stregoni ma persone serie, che fanno lavori seri di ammodernamento costituzionale”. Mentre ciò che allarma, oggi, è “il pressapochismo, la superficialità, l’insipienza e l’ignoranza con cui si vuole ritoccare la Costituzione”.

Casini ha colto l’occasione anche per replicare al presidente dei deputati Pdl Cicchitto, che sempre da Torino ha contestato all’opposizione di essersi “sgranata”: “Ci sono due opposizioni in Italia. Lo sanno anche i bambini dell’asilo”, ha replicato il leader dell’Udc, “c’è una opposizione imperniata sul Pd e una moderata del Terzo polo. È chiaro che ciascuno va per conto suo”. “La sinistra in condizioni di normalità è alternativa e antagonista a noi, non solo a Berlusconi, per cui noi ci predisponiamo serenamente a un confronto sulla giustizia – ha concluso Casini – con diffidenza e non è una novità”.

Prs-Pol

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