Giustizia/ Vietti: Non processo ma prescrizione breve

Firenze, 18 apr. (TMNews) – “Non si può dire che si sta facendo il processo breve, quando si sta facendo la prescrizione breve. Bisogna usare le parole per quel che significano” e “ognuno se ne assuma la responsabilità”. Lo ha affermato il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, durante una conferenza all’Università degli studi di Firenze, sottolineando come non sia vero che le riforme in corso produrranno “l’accelerazione del processo breve”.

Per Vietti, “Il Parlamento è pienamente legittimato a fare riforme costituzionali in materia di giustizia, ma dovrebbero essere meditate e condivise” nel rispetto reciproco e dell’indipendenza dei poteri dello Stato.

Qualunque discussione sull’autonomia della magistratura è necessariamente “politica” e sarebbe “ipocrita” ritenere che la questione sia solo “tecnica” ha aggiunto il vicepresidente del Csm.

“C’è una connotazione fortemente politica della discussione sull’autonomia del potere giudiziario -ha spiegato- perché attiene al sistema dei rapporti tra i poteri dello Stato, e inevitabilmente il suo assetto porta con sé un giudizio di relazione rispetto al potere esecutivo e quello legislativo, dunque comporta inevitabilmente una valutazione politica sulla modalità in cui questi assetti configurarsi”.

Il vicepresidente del Csm ha quindi sottolineato che vi è una conseguenza diretta di come è organizzata la magistratura sul “servizio giustizia”, perché “è attraverso la giurisdizione che i diritti sanciti in astratto dalla Costituzione trovano la loro attuazione concreta”. E’ questo “il nodo centrale del dibattito che ruota intorno all’autonomia e all’indipendenza della magistratura”, un dibattito che prosegue da circa trent’anni.

Xfi

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