Gli spacconi costano 100 mila euro E il conto lo paghiamo sempre noi

VARESE La maleducazione e l’inciviltà costano centomila euro all’anno. È il calcolo – forse un po’ ottimistico – che abbiamo ottenuto sommando alcune spese che Aspem, Provincia e Comune sostengono ogni anno per riparare i danni causati dalla disattenzione, dalla maleducazione e dall’inciviltà. Cestini con posacenere danneggiati e scribacchiati? Aspem ne sostituisce ogni anno almeno 30 spendendo novemila euro. Cassonetti dati in pasto alle fiamme da qualche mitomane? Stiamo parlando di quelli verdi, di mille litri di capienza: cambiarne 35 (come già avvenuto quest’anno) costa 7.735 euro. Chi non ha mai fatto un giro in città alla domenica mattina? Soprattutto d’estate l’odore di urina è sotto il naso di tutti. E gli operatori di Aspem assicurano che non è raro trovare anche feci umane e vomito in luoghi più o meno appartati. Per ripulire il centro da ciò che resta delle “movida” si usa la lavaportici, il cui costo non è quantificabile. Così come non è possibile calcolare quanto si spende per svuotare i gettacarte in cui viene buttato di tutto, anche oggetti ingombranti. Più facile, invece, capire quanto si paga per disincastrare i rifiuti buttati senza criterio nelle isole ecologiche interrate del centro. Aspem dedica a questa mansione un operatore e mezzo: considerando che un lavoratore costa a un’azienda più o meno tremila euro al mese, il mantenimento delle isole ecologiche costa 4.500 euro per 12 mesi, ovvero: 54 mila euro all’anno.

La rimozione dei rifiuti speciali – come per esempio l’eternit sulla ciclabile – costa minimo duemila a intervento (ne abbiamo messi due in nota spese, per un totale di quattromila euro). Per raccogliere carcasse di animali dalle strade o dai boschi si spende circa 100 euro a carogna: abbiamo stimato che tra cinghiali e cani il comune spenda mille euro all’anno. Per togliere le discariche abusive, invece, la Provincia destina al Comune mediamente seimila euro all’anno. Le Gev del Comune, da gennaio a oggi, hanno già fatto circa 360 verbali: in molti casi riescono a trovare il colpevole e a fargli pulire dove ha sporcato, in altri è l’ente pubblico che deve mettere mano al portafoglio. Pensiamo poi a tutti gli arredi urbani che vengono quotidianamente rotti a causa di incidenti o di manovre distratte in auto: aggiustare un semaforo mediamente costa cinquemila euro (abbiamo immaginato una spesa annua di 20 mila euro).Sommando tra loro tutte queste spese otteniamo 101.735 euro, una cifra che divisa per gli 81.788 abitanti di Varese, dà il risultato di 1,24 euro. Soldi pagati da tutti, anziani e bambini compresi. «Si tratta di soldi che potrebbero essere impiegati per altro – dice Giuseppe Montalbetti, assessore al Bilancio – Le persone non ci pensano, ma anche parcheggiare il motorino in estate sul marciapiede provoca un danno perché, per sistemarlo, bisogna riasfaltarlo tutto. Stessa cosa vale anche per un graffito».

s.bartolini

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