VARESE «Sono in corso gli accertamenti di eventuali responsabilità per l’adozione dei provvedimenti anche di carattere disciplinare». Questo è quanto scrive Assi sul suo sito a seguito della sospensione della riunione che avrebbe dovuto svolgersi questa sera all’ippodromo di Varese.
Una decisione – quella di non fare le gare – presa dalla Società Varesina e dall’ex Unire dopo che i fantini, esasperati da quanto accaduto nelle ultime serate (malfunzionamento delle gabbie e stalli di partenza non rimossi dal percorso), non si sono resi disponibili a montare.
Ma cosa intende Assi per «provvedimenti di carattere disciplinare»? Su chi ricadranno? Anche su questo aspetto allenatori e Società Varesina fanno braccio di ferro.
« L’Assi darà una multa all’ippodromo di Varese per non aver tenuto in efficienza le strutture – dice Bruno Grizzetti, allenatore – Ma più di tutto mi preoccupa il danno di immagine, si tratta di un danno storico che sancisce la decadenza dell’ippodromo di Varese».
«I fantini non hanno responsabilità. Non saranno loro a prendere la multa perché, se non vogliono gareggiare, è per disperazione – continua Marco Gonnelli, presidente degli allenatori – Sono in corso accertamenti per capire le responsabilità. Certo è che negli ultimi 20 giorni le gabbie hanno avuto problemi e la vigilanza è venuta a mancare. Il <deferimento ai fantini»«deferimento ai fantini» è un atto di ufficio, ma qui si tratta di verificare le inadempienze della Società Varesina che, a mio parere, potrebbe vedersi revocare la gestione dell’ippodromo».
Secondo Domenico Corrao, direttore della Varesina, saranno invece i fantini a ricevere una sanzione disciplinare perché sono stati loro a non mantenere gli impegni presi: «A noi della Varesina non sarà data alcuna multa, ci chiederanno solo spiegazioni. Questo perché l’ex Unire non si attiene alle dichiarazioni degli allenatori, ma alle relazioni dei commissari. Questi hanno descritto l’accaduto e dichiarato che le piste erano sicure già per la gara successiva alla terza (quella in cui il trattore non ha spostato le gabbie, ndr). Non c’è stato alcun verbale contro di noi».
Corrao vuole chiarire anche il malfunzionamento delle gabbie: «una volta si è trattato di un guasto tecnico che abbiamo risolto. La seconda volta non si è trattato di malfunzionamento: è stato il cavallo Lady Oratorio a far aprire la gabbia colpendola con la testa, così come vogliono i dispositivi di sicurezza».
Tutti si domandano: la Varesina continuerà a gestire l’ippodromo di Varese? «Certo che si – risponde Corrao – Un uomo che si allontana dalle gabbie non costituisce un presupposto per ricevere sanzioni e provvedimenti disciplinari. Tanto più se si considera che il movimento del gioco sull’ippodromo di Varese, nel 2011, è aumentato del 23% (in inverno, del + 13%). Tutti gli altri ippodromi invece hanno segnato il – 25%. L’ippodromo di Varese, per questi dati, figurava come il primo su 42: non possiamo passare da migliori a peggiori in un momento. Martedì sera è successa una cosa inconcepibile, ma continueremo con più passione di prima».
e.marletta
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