Guerra, il Washington Post rivela che fu l’Ucraina a sabotare il Nord Stream 2

I russi avevano subito accusato le forze speciali ucraine di un sabotaggio che, realmente, ha danneggiato solo la Russia, ma per mesi l'Occidente ha puntato il dito sui corpi scelti russi. Adesso è l'americano Washington Post a fare anche il nome del generale di Keiv che avrebbe organizzato e ordinato di far saltare il nuovissimo e tecnologico gasdotto (Foto dal web)

USA – Questa volta è un’autorevole testata come il Washington Post, a mettere nero su bianco le responsabilità, che ovviamente rimangono “presunte”, dell’Ucraina nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2, nel Mar Baltico. Un sabotaggio che fece puntare senza il minimo dubbio l’indice di tutta la coalizione alleata a sostegno dell’Ucraina, contro Putin ed i sui servizi segreti. Adesso la testata americana indica un ufficiale militare ucraino quale coordinatore l’attacco al gasdotto.

Il Washington Post cita “Fonti informate” secondo le quali Roman Chervinsky, colonnello delle forze per le operazioni speciali di Kiev, avrebbe gestito l’intera operazione di sabotaggio. 

Secondo quanto riferito da funzionari ucraini ed europei, il colonnello ha svolto un ruolo centrale nel bombardamento del Nord Stream avvenuto a settembre del 2022.

Il colonnello Roman Chervinsky, afferma il WP, ha gestito la logistica e il supporto utilizzando una squadra speciale, composta da sei persone che avrebbero noleggiato una barca a vela. Una volta sul posto con le attrezzature da sub, i sabotatori si sarebbero immersi ed avrebbero piazzato l’esplosivo sotto la rete del gasdotto, fatto poi saltare dopo che la squadra ed il natante si sono allontanati. L’attacco aveva causato enormi perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, realizzati per portare gas dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico. Solo uno dei quattro collegamenti della rete non venne sabotato e fatto esplodere. La testata giornalistica statunitense aggiunge poi che Chervinsky ha agito e pianificato l’operazione, sulla base di precisi ordini che gli sono statri impartiti da funzionari ucraini sotto la guida diretta del generale Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate di Kiev.