Hackett, ricorso respinto Confermata la maxi squalifica

Il caso Hackett vicino alla conclusione? Sembrerebbe finalmente di sì.

La Commissione Giudicante ha respinto l’istanza di riesame, richiesta dal giocatore emiliano con l’appoggio dell’Olimpia Milano, la sua società di appartenenza con la quale ha rinsaldato il rapporto proprio nel momento più difficile.

È quindi confermato il provvedimento di inibizione deciso dal Giudice di primo grado, con sei mesi di squalifica a partire dall’inizio del prossimo campionato.

Ieri l’Olimpia Milano, confidando forse in una soluzione più morbida, aveva diffuso il seguente comunicato: «Con riferimento alla vicenda Hackett, la Pallacanestro Olimpia EA7 Emporio Armani Milano comunica di avere preso atto del sopravvenuto completamento della presa di coscienza dell’atleta, e di avere apprezzato il suo desiderio sentito di rasserenare l’ambiente e gli animi di tutti espiando le sanzioni disciplinari e contrattuali, quali che esse saranno. In tale ottica, avendo condiviso da subito l’opportunità di una severa condanna disciplinare, ritiene tuttavia che oggi non possa prescindersi dalla pubblica emenda del tesserato, della cui sincerità non è dato discutere (la spontanea rinuncia al gravame già preannunciato è sintomatica). Ritiene altresì che all’interno del sistema di giustizia federale, senza muovere alcuna censura di merito, vi siano gli strumenti tecnici per poterne tenere conto (artt.19 n.4 lett.c e circostanze non codificate ex art.19 n.4

ultima parte che – come è noto – consentono al giudice di potere diminuire la pena edittale ove la ritenga in concreto eccessiva) e giungere ad una sanzione finale che dovrà rimanere severa, ma di maggiore ragionevolezza. Per tale ragione, rispettando il desiderio del proprio atleta di non contestare le proprie responsabilità, la società ha offerto a quest’ultimo la collaborazione dell’avv. Enrico Cassì, Consulente Legale della Pallacanestro Olimpia, perché proponga la domanda di riesame garantita agli Atleti di interesse Nazionale ex art.76 del reg. Esecutivo Gare, limitatamente all’individuazione di una scelta più proporzionata della misura sanzionatoria. L’istanza è stata presentata nel rispetto dei termini di rito, e verrà discussa domani mattina dall’avv. Cassì innanzi la Commissione Giudicante Nazionale della FIP. Riserva correttamente all’esito del pensiero finale della Federazione Italiana Pallacanestro il perfezionamento delle valutazioni sul futuro del rapporto con il proprio tesserato».

La società milanese era quindi riuscita a riportare il proprio giocatore all’interno della strategia che gli aveva suggerito fin dall’inizio: le scuse pubbliche per l’abbandono del ritiro della Nazionale e per i messaggi postati su Faceboook. Peccato che Hackett non abbia accettato subito il consiglio.

Da sottolineare la stranezza di una sanzione che di fatto colpisce in modo pesante la società milanese: per l’Olimpia non ci sono alternative a quella di fare a meno di Hackett per 26 giornate.

© riproduzione riservata