Hockey: torna il derby con Milano

Dopo le delusioni dell’anno scorso i Mastini cambiano tutto: sognando una sfida d’altri tempi. Quilici: «L’autoretrocessione degli eredi della Saima è una brutta notizia per tutto il movimento»

Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi e di rimettersi a camminare. Lo diceva Jim Morrison, ma è una frase che si adatta alla perfezione ai Mastini. Che poi si chiamano Mastini mica per nulla. L’Hockey Varese va di corsa verso una Serie B che si preannuncia storica.

Annunciato ad aprile il cambio in panchina, da Ilic alla vecchia gloria Merzario, la squadra non si è mai fermata. C’è da riscattare una stagione deludente, che ha portato a scelte difficili ma indispensabili per rialzarsi, per dare una svolta che si spera sia positiva. E soprattutto, la prossima annata saluterà il ritorno di un derby storico ed affascinante con Milano, quindi gli stimoli saranno sempre di più. Il presidente Davide Quillici è il primo a voler cambiare le sorti di un 2015 finora avaro di soddisfazioni per i Mastini.
Terminata la scorsa stagione, la squadra non ha mai smesso di allenarsi. Lo spirito è quello giusto: «Sarà un campionato molto duro», ammette Quillici, «perché potrebbe essere a 16 squadre, tutto dipende da quante riusciranno a completare l’iscrizione entro oggi. La squadra sostanzialmente non ha mai smesso di lavorare, da quando abbiamo annunciato il cambio di allenatore a fine aprile. Nei ragazzi vedo il giusto spirito di sacrificio, la giusta voglia di cambiare verso».
La prima grande novità, come detto, è in panchina: da aprile la nuova guida tecnica dei Mastini è Giancarlo Merzario, varesino doc, una vita sul ghiaccio con i colori gialloneri. La squadra ha iniziato a lavorare subito ai suoi ordini e di fatto non si è mai fermata: «Da quando abbiamo annunciato Merzario, ad aprile, i ragazzi hanno cominciato con degli allenamenti a secco, e tuttora stanno andando avanti con questo programma. Molti già conoscevano Merzario, quindi il contatto con la squadra è stato semplice. In tutti c’è voglia di rivincita, e confidiamo che il cambio di allenatore possa dare una scossa a livello di entusiasmo e di risultati».
Una certezza c’è, l’anno prossimo torneremo ad ammirare lo storico derby tra Varese e Milano. Va bene il fascino della partita, ma per Quillici ritrovare Milano in B non è una bella notizia: «A parte i ricorsi storici che il derby richiama, la scelta che ha fatto Milano di autoretrocedere non è affatto positiva per l’ambiente, perché in questo modo la Lombardia non avrà nessuna rappresentante in Serie A, è molto triste per il movimento. Milano era una società di riferimento, dava la possibilità a tanti lombardi di misurarsi con la massima serie. Per il movimento hockeystico non è una bella notizia, anche perché Milano è una piazza che portava in media duemila persone a partita. Sinceramente non mi aspettavo una scelta del genere, ma è dettata dall’impossibilità di sostenere certi costi e da un budget estremamente basso».

Varese però potrebbe usufruire del ritorno del derby, per riportare tanta gente sugli spalti del Pala Albani: «E’ una gran bella partita che torna, e forse è l’unico aspetto positivo. Avremo ancora il derby con il Como, è un trittico che si ritrova. Poi vedremo se Chiavenna riuscirà ad iscriversi, se così fosse ci sarebbe un bel poker di lombarde».
Comunque vada, l’obiettivo dei Mastini è uno solo: «Noi partiamo ancora con la convinzione di poter centrare i playoff, vorremmo riuscire ad essere nelle prime otto. Sarà un campionato durissimo, ancora più competitivo se dovesse essere realmente a sedici squadre, con tanti giovani e altrettante società con basi solide che puntano a salire in serie A, soprattutto quelle dell’Alto Adige. Noi ci stiamo muovendo sul mercato, in base alle nostre ristrette possibilità economiche, per sopperire alle mancanze dell’organico».