I bambini di Varese s’ammalano di smog. Neve, arrivi o no?

All’Ospedale Del Ponte esplodono le malattie respiratorie. Il primario: «Tante bronchioliti e asme allergiche. Servono precipitazioni»

Sempre più piccoli pazienti si rivolgono al reparto di Pediatria dell’ospedale Del Ponte per problemi alle vie respiratorie. Tutta colpa dello smog che ha attanagliato l’aria della nostra provincia nelle scorse settimane. «L’azione lesiva dell’inquinamento sull’apparato respiratorio – spiega il professor , neo primario di Pediatria a Varese – può favorire e aprire la strada all’ingresso di virus in generale, compreso quello influenzale; può inoltre causare un perdurare dello stato infiammatorio. L’interazione tra virus e inquinanti può infatti ritardare i processi di guarigione e aumentare il numero di complicanze (bronchiti, polmoniti, asma)».

È provato da diversi studi che la capacità e lo sviluppo polmonare nei ragazzi sono inversamente correlati ai livelli di Pm10 (tanto più alti sono i livelli di particolato, tanto peggiori saranno i valori di funzionalità respiratoria e più lenta la crescita dei polmoni). Bisogna considerare poi che l’80 per cento circa degli alveoli che costituiscono i polmoni si formano nei primi anni di vita, è quindi questo un periodo particolarmente delicato e critico per le ripercussioni che i polmoni possono subire da agenti esterni. «In reparto, in questi giorni, abbiamo numerosi casi di bambini affetti da bronchioliti e asme allergiche – continua Salvatoni – Di certo le condizioni meteo di questo periodo non aiutano: perché questi casi diminuiscano, sarebbe necessaria della pioggia o un po’ di neve». L’alta pressione che da settimane condiziona il tempo in tutto il nord del Paese, sembra non mollare la presa. Le previsioni meteo sembrano un disco rotto perché da quasi un mese non fanno altro che ripetere che il cielo sarà sereno e poco nuvoloso. Anche nei prossimi giorni, infatti, le previsioni del Centro Geofisico Prealpino non annunciano nulla di nuovo all’orizzonte: è previsto nuovamente sole lungo l’arco alpino con nubi alte e sottili che velano il cielo. Brinate all’alba in area pedemontana. Sulla pianura nebbie e nuvolosità nei bassi strati localmente persistenti, in particolare sulla bassa padana. Le temperature non subiranno variazioni significative, mantenendosi di qualche grado sopra le medie stagionali. Se l’anticiclone continuerà a rimanere fermo sopra l’Europa, il rischio è che anche a Varese il Pm10 torni a superare la soglia di 50 microgrammi/metro cubo. Nei giorni scorsi, quando le nostre città si sono fermate e svuotate, le concentrazioni di polveri sottili sono scese sotto la soglia limite, ma rimangono prossime ai 50 microgrammi per metro cubo. A Ferno, invece, hanno superato nuovamente, seppur di poco, la soglia limite consentita per legge.

Basta che la direzione delle masse d’aria cambi per far sì che sui cieli varesini arrivi lo smog accumulatosi nella vicina Milano, dove anche ieri le concentrazioni di Pm10 si sono attestate tra 70 e 77 microgrammi/metro cubo. «In momenti come questi è importante che ogni singolo cittadino faccia la sua parte – spiega il presidente di Arpa Lombardia, – riducendo ogni possibile fonte d’immissione di gas e particolati atmosferici. Invito quindi i lombardi a rispettare anche le raccomandazioni dell’assessore regionale all’Ambienteche chiede di limitare al massimo l’utilizzo di fuochi artificiali e di giochi pirotecnici durante tutte le festività».