I big tirano la volata: la crisi può finire

«Siamo quelli che ce la possono fare» diceva Giovanni Brugnoli, presidente di Univa, qualche giorno fa proprio sul nostro giornale. «Mi riferivo al sistema Paese, ai suoi fondamentali economici, alle sue potenzialità di crescita» torna ad aggiungere oggi. E le belle storie di aziende del territorio che non solo ce la fanno, ma sono un esempio positivo di fiducia nel futuro, in questi giorni sembrano proprio dargli ragione.

Abbiamo raccontato pochi giorni fa dell’investimento della Comerio Ercole, per espandere capannone e laboratorio, oggi assistiamo alle manifestazioni di interesse per l’acquisto di una quota di un altro gioiello varesino, la Petrolvalves che fa gola ai più importanti nomi del settore e ai più promettenti fondi di investimento.

Non solo: ogni anno aziende come Carlsberg, Bticino, Alenia Aermacchi, solo per citare le premiazioni più recenti, vengono riconosciute per le loro capacità di innovazione con premi prestigiosi.

Sono solo alcuni esempi, ma che non possono andare in secondo piano quando la sola protagonista sembra essere una crisi che non passa.

Le fonti di ottimismo ci sono e, ricorda Brugnoli, «l’ottimismo cosciente che abbiamo voluto condividere come certezza è basato non solo su tabelle, numeri e proiezioni, quanto piuttosto sulla capacità del sistema delle imprese di far fronte alle sfide future».

E qui stavolta non parliamo di capacità teoriche «ma che si declinano nella pratica con nomi e cognomi di storie vincenti di aziende che, nonostante la crisi, ce la stanno, appunto, facendo». Storie di imprese che continuano a investire, ricorda Brugnoli «che continuano a registrare ordini crescenti, che continuano a esportare, che attraggono l’attenzione di investitori esteri a vantaggio del territorio, che riescono ad incrementare il proprio organico».

Alcuni di questi nomi di aziende sono cronaca di questi giorni e meritano di essere raccontate tra le prime pagine dei giornali «ma c’è tutta una rete vincente, anche di piccole e medie imprese, che sta mietendo successi nei più disparati comparti, compresi quelli più tradizionalmente manifatturieri, anche al di fuori del raggio d’azione dei riflettori» ricorda il presidente di Univa.

Varesefocus, il magazine di Univa uscito in questi giorni racconta per esempio i casi dell’Industriale Chimica di Saronno e della Isaf di Mornago: storie positive, di imprenditori che scelgono di farcela.

«Storie che vogliamo continuare a raccontare nell’interesse non di parte del singolo imprenditore, ma in quello generale di un territorio che, come il Paese, ha bisogno di ritrovare la fiducia in se stesso. E che è in grado di scovarla proprio nel racconto della “banalità del quotidiano” di quelle imprese, e ce ne sono tante, sicuramente più di quanto si pensi, che perpetrano tutti i giorni quella capacità di fare industria, che non è storia, ma un pezzo importante del nostro presente e che rappresenterà il nostro futuro».

Le belle storie di questi giorni per fortuna ci ricordano che «non c’è solo la crisi, che pur continua a preoccupare, primi fra tutti gli imprenditori».

«C’è anche la capacità di alcuni di superare le difficoltà. Anche loro si meritano di essere messi in risalto. Non per gloria personale o aziendale, ma per tessere una tela che ci riporti alla consapevolezza che, con coraggio, possiamo farcela tutti, anche grazie alla capacità di traino di alcuni».

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