Vip a quattro zampe immortalati in scatti d’autore: apre alle 11 di domani Cancanfotocan, galleria fotografica dedicata a Fido patrocinata da una mascotte d’eccezione.
Il piccolo Dudù, il “bolognese” (perché non è un barboncino, come pensano in molti) che tanta gioia pare abbia regalato all’ex premier Silvio Berlusconi, protagonista in tempi recenti persino delle cronache politiche nazionali.
«Cancanfotocan nasce con lo scopo di scuotere la coscienza animalista dei varesini – racconta Mariella Meucci, una delle promotrici dell’iniziativa – Tutto parte da un gruppo di cittadini privati cittadini, amanti degli animali pronti a mettersi in gioco per aiutare le strutture che si occupano di animali in difficoltà».
La mostra sarà ospitata nella sala Giovanni Borghi della palazzina Ippodromo. «Siamo partiti dalle fotografie dei nostri amici a quattro zampe – racconta Meucci – Poi abbiamo preso contatti con alcuni ricoveri per animali del nostro territorio andando a sondare quali sono i loro bisogni e le loro difficoltà».
Il gruppo ha raccolto in prima istanza scatti di cani celebri: veri vip a quattro zampe. Qui di ha realizzato scatti anche nei ricoveri: accanto ai cani vip ci saranno quindi i “cani bisognosi di…”, in modo che la curiosità dei visitatori versi i primi possa accendere un potente riflettore suo secondi.
«Francesca Pascale ha saputo della nostra iniziativa – spiega Meucci – è una donna molto sensibile alla causa animalista e subito ha voluto inviarci uno scatto di Dudù con tanto di dedica speciale per l’iniziativa».
Madrina dell’evento sarà Lara Comi, europarlamentare, vice coordinatore Pdl della Lombardia e coordinatore Pdl della provincia di Varese.
E non è escluso che Dudù possa arrivare a Varese partecipando all’inaugurazione dell’evento dal vivo: e del resto proprio lui, negli ultimi mesi, è stato il cane più fotografato d’Italia e non solo guadagnando copertine come se fosse una rock star.
«Oltre alla mostra fotografica – continua Meucci – avremo anche una dimostrazione da parte degli istruttori di una scuola di addestramento canina. Ci interessa davvero coinvolgere l’intera città».
Ai varesini si chiede di mettersi i gioco: «Ciascuno come può – conclude Meucci – L’intenzione è quella di iniziare con un monitoraggio scientifico delle strutture d’accoglienza presenti sul territorio andando a capirne le esigenze e intervenendo poi in modo mirato per sostenerle. Faremo monitoraggio anche sui casi di abbandono cercando di fare la nostra parte per sostenere il recupero del maggior numero possibile di animali rimasti senza padrone e bisognosi di aiuto».
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