VARESE Chi ha fatto una passeggiata oggi in città avrà notato una quarantina di cani levrieri, greyhounds e galgos, a spasso con i padroni.
Hanno “sfilato” per l’iniziativa promossa dal Gaci, Greyhound adopt center Italy, il primo centro di adozione levrieri maltrattati, per far conoscere la sorte di questa razza purissima, allevata per le corse e destinata a una vera mattanza.
La storia: il Gaci nasce nel 2002 dopo la chiusura del cinodromo di Roma ed entra in contatto con una realtà
internazionale dagli scenari inimmaginabili. Ogni anno ne nascono circa 40mila, in Inghilterra e Irlanda, allevati sulla quantità, e quelli che non servono vengono abbattuti con metodi atroci. Peggior fine spetta ai galgos spagnoli, eliminati con inaudite violenze. Vivono in box da un metro quadro, fatti uscire solo per l’addestramento, eliminati subito se lenti o ritenuti non adatti. «Circa un mese fa – racconta Lilian Mazzola, responsabile greyhound del Gaci – hanno trovato a Limerick una fossa comune. Cerchiamo di farli adottare, ma non ha senso un allevamento così spregiudicato e senza controllo».
La selezione è durissima: «Alla terza gara non piazzati vengono già scartati» spiega Gianfranco Miglierina, che con Elena Invernizzi è tra i responsabili Gaci di Varese.
Belli ed eleganti ma non un accessorio: «Meritano cure e attenzione – dice Miglierina – Chi vuole adottarli deve essere davvero convinto. Sono spaesati, non hanno mai avuto una carezza, non conoscono i rumori della città, le abitudini di casa, bisogna educarli, poi ci si innamora». È una razza primitiva che ha seimila anni di storia, pedigree puro, sono cani da compagnia, da appartamento, non hanno bisogno di parchi e giardini.
s.bartolini
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