I medici, gli infermieri e i sanitari non vaccinati non saranno reintegrati nelle corsie dei pazienti fragili

Passata ieri all'unanimità la mozione di Astudi del PD per non reintegrare nelle corsie dei soggetti fragili i sanitari no vax

Passata ieri all’unanimità la mozione del consigliere regionale e capogruppo del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti con la finalità di non reintegrare gli operatori sanitari no vax nei reparti dei pazienti fragili.

Si tratta di 670 unità di personale tra medici, infermieri e operatori sanitari i lavoratori reintegrabili (pari al 0,6% del personale sanitario), ma che si eleva a quota mille, se si considerano i lavoratori impiegati nel settore sanitario privato. Di questi solo 180 sono gli operatori della Provincia di Varese.

Questo a fronte di una mancanza strutturale in Lombardia di 9.500 infermieri e 1.166 medici di base e pediatri di libera scelta. “Abbiamo chiesto alla giunta di dare disposizioni chiare, precisate in una delibera – dichiara Astuti – ai Direttori generali di Ats e Asst affinché non reintegrino gli operatori sanitari no vax nei reparti, ma li destinino a funzioni amministrative”.

L’Assessore al Welfare Guido Bertolaso ha riferito il fatto che i direttori generali e i direttori sanitari saranno ricevuti in assessorato, per impiegare i medici reintegrati in mansioni che non prevedano contatti con pazienti a rischio.