I non vedenti dei Patrini. Un orgoglio per Malnate

Lo scudetto - La città fa festa coi campioni di baseball: «Grande impresa, siete una squadra meravigliosa»

Malnate sempre più città del Baseball: il titolo nazionale conquistato dalla squadra dei Patrini di Malnate, il team non vedenti, ha dato grande lustro alla città. I ragazzi guidati dal coach
hanno vinto uno scudetto strameritato, peraltro l’unico titolo nazionale conquistato da una squadra varesina, battendo in finale i campioni in carica della Fiorentina.

Orgoglio cittadino

Dopo la grande vittoria ottenuta a Bologna, l’impresa dei ragazzi di Malnate ha catturato l’approvazione e l’ammirazione della città intera, tanto che anche su diversi profili di Facebook, i commenti entusiastici non mancano: «Siete stati davvero grandissimi». «Siete una squadra meravigliosa, il nostro grande orgoglio». Malnate con orgoglio applaude una squadra inimitabile; una squadra nata da pochissimi anni, ma che con il trascorrere del tempo ha saputo conquistare consensi e ora anche titoli. «Siamo contentissimi di voi la vostra è

stata una grandissima impresa». La città esulta per il baseball: lo ha fatto anche il sindaco
che ha espresso grande soddisfazione per il risultato sportivo ottenuto a Bologna con i campioni in carica: «Siamo molto contenti per lo strepitoso successo de i Patrini. Dopo che avevano vinto le semifinali di settimana scorsa a Bollate, speravamo davvero potessero raggiungere questo risultato. Il ringraziamento a nome di tutta la cittadinanza va a questa bellissima realtà che con impegno e grande talento ha portato a casa questo bellissimo risultato».

Buon profeta

Alla vigilia della finale era stato buon profeta anche il tecnico Chiesa, anche se il coach aveva già plaudito la propria squadra per i risultati ottenuti fino alla finale: «Siamo andati oltre le nostre aspettative, siamo la penultima squadra allestita, ci siamo da 4 anni e ogni anno cerchiamo di migliorarci. Siamo già abbastanza sereni, i ragazzi sono carichi, faremo allenamento in settimana e ci giocheremo le nostre carte. La Fiorentina è favorita, noi siamo gli outsider dall’inizio del campionato: eravamo sfavoriti anche in semifinale, ma siamo arrivati in finale con pieno merito e tenteremo con tutte le nostre forze di portare a casa il titolo». Il coach aveva mantenuto il basso profilo, ma nelle sue parole già traspariva tutta la voglia di trasformare un pronostico sfavorevole in qualcosa di positivo. E così è stato.n