I parcheggi dell’ospedale del Circolo di via Guicciardini dedicati ai disabili sono funzionali oppure no? A seguire riportiamo la testimonianza di un disabile, Nicola De Luca, referente territoriale Aila (Associazione Italiana Lotta Abusi), e la risposta dell’ospedale.
Il signor De Luca si è recato all’ospedale il 2 novembre: dovendo sottoporsi ad alcuni esami clinici di lunga durata ha ritenuto opportuno richiedere all’ospedale la possibilità di accedere al parcheggio per i disabili.
Il primo problema riscontrato da De Luca è la posizione dell’ufficio logistica: «si trova al primo piano del padiglione 10, in cima a una rampa di scale totalmente inaccessibile al disabile che deve firmare i moduli». Segnalazione a cui l’ospedale risponde così: «è stato installato un cartello, al piano terra, con scritto che la persona disabile impossibilitata di arrivare all’ufficio può rivolgersi all’Urp (ufficio che si trova al piano terra)».
La seconda valutazione di De Luca riguarda la posizione dei parcheggi dedicati ai disabili e il loro numero: «sono disponibili gratis solo una manciata di parcheggi affianco al nuovo monoblocco, mentre gli ambulatori sono quasi tutti nella parte vecchia del nosocomio. Per come stanno le cose oggi, un disabile è costretto a lunghi giri tra corridoi sotterranei, con scarse indicazioni, ascensori spesso malfunzionanti e segnaletica assente o spesso incomprensibile».
L’ospedale risponde a queste critiche sottolineando che «i parcheggi gratuiti per i disabili sono una cinquantina e non è mai capitato che fossero tutti occupati. L’area adibita al parcheggio si trova in una posizione vicina al monoblocco, da cui si raggiunge facilmente il nuovo Day Center dove ci sono quasi tutti gli ambulatori. Il tunnel consente di arrivare nella parte vecchia dell’ospedale. Per chi ne avesse bisogno, è stato installato anche un servizio di noleggio carrozzine a gettoni».
L’ospedale precisa anche che lo spazio a disposizione per le auto, che non è molto, ha imposto di fare delle scelte: «Se avessimo dato a tutti i disabili muniti di contrassegno la possibilità di parcheggiare gratis vicino all’ospedale vecchio, i posti auto non sarebbero stati abbastanza per tutti. Dovendo fare una scelta, abbiamo deciso di destinarli a particolari categorie, come i pazienti diabetici o sotto radioterapia o chemioterapia, a cui viene data la possibilità di entrare con l’auto da via Lazio. Nulla però vieta a un disabile che deve sottoporsi a un prelievo al Santa Maria, di entrare da via Lazio pagando il parcheggio, che costa 1 euro all’ora (i primi 20 minuti sono gratis)».
De Luca ritiene farraginosa la burocrazia che porta all’abilitazione della tessera sanitaria (documento che serve per sollevare la sbarra di accesso al parcheggio di via Guicciardini) e che richiede di fornire alcuni documenti: «Non potrebbe bastare il contrassegno rilasciato dal comune, su cui c’è foto, nome e cognome del disabile titolare?».
L’ospedale – che rimane comunque a disposizione di Aila per eventuali chiarimenti – rimanda al sito, che spiega che i documenti da portare sono solo tre: «pass disabili, carta di identità (per verificare se i dati coincidono con quelli del pass, ndr) e tessera sanitaria. Quest’ultima viene abilitata per un anno e non può essere ceduta perché è strettamente personale»