I sondaggi premiano Fontana. Ma lui: “Battaglia all’ultimo voto, sinistra punta su astensionismo”

Il Governatore a Pavia per la presentazione della Lista che porta il suo nome e quello di Lombardia Ideale di Giacomo Cosentino: "Il 12-13 febbraio dobbiamo esserci, per portare avanti un programma di sviluppo che consenta alla nostra Regione di eccellere: siamo la prima in Italia e la seconda in Europa per capacità di attrarre capitali stranieri. E per la sanità vogliamo rinsaldare il nostro sistema, già ottimale, di grandi ospedali, rafforzare la rete territoriale con lo sviluppo delle case di comunità, ridurre le liste d'attesa come si è fatto negli ultimi mesi grazie al lavoro svolto dall'assessore Bertolaso"

PAVIA – “Dai sondaggi sembra che siamo avanti, siamo messi abbastanza bene. Però guai ad abbassare la guardia: è una battaglia da combattere sino all’ultimo giorno di campagna elettorale e sino all’ultimo voto”. Lo ha dichiarato stamane Attilio Fontana, governatore uscente e candidato del centrodestra alla presidenza di Regione Lombardia, presentando a Pavia i candidati locali della sua lista civica Fontana Presidente – Lombardia ideale alle elezioni del 12 e 13 febbraio: Alessandro Cantoni, Emiliana Sacchi, Enrico Vignati, Chiara Valsini.

“Non possiamo pensare che questa regione finisca in mano a Pd e M5S, che non si riconoscono nei valori fondanti della Lombardia – ha aggiunto Fontana -. Pensiamo ad esempio alle grandi opere infrastrutturali, che per noi sono prioritarie: i 5 Stelle non vogliono la strada di collegamento Vigevano-Malpensa. Per non parlare poi della loro contrarietà alle Olimpiadi invernali del 2026 e ai termovalorizzatori. Oltre al Partito Democratico e al M5S, anche Calenda e i suoi amici sono contrari all’autonomia che per noi invece è fondamentale e potrebbe permetterci scelte migliori anche per la sanità”.

“E’ importante ricordare a tutti che il 12 e 13 febbraio si vota per la Lombardia – ha sottolineato Fontana -. La sinistra sta cercando di far dimenticare questo appuntamento, sperando così di recuperare lo svantaggio grazie all’astensionismo: loro sono ‘militarizzati’ e alle urne senz’altro ci andranno. Ma anche noi dobbiamo esserci, per portare avanti un programma di sviluppo che consenta alla Lombardia di eccellere: siamo la prima regione in Italia e la seconda in Europa per capacità di attrarre capitali stranieri. E per la sanità vogliamo rinsaldare il nostro sistema, già ottimale, di grandi ospedali, rafforzare la rete territoriale con lo sviluppo delle case di comunità, ridurre le liste d’attesa come si è fatto negli ultimi mesi grazie al lavoro svolto dall’assessore Bertolaso”.