I tifosi: «Rinascere? L’abbiamo già fatto» Lazaar-Buba: «Noi, figli tuoi in lacrime»

Un fiume di messaggi dal popolo biancorosso e dai giocatori “veri”. «Mollare? Non lo faremo mai». Il giudice Luigi Riganti: «Non guarderò più il calcio finché i biancorossi non tornano in campo»

Chi vive per questo e chi per questo muore. Chi pensa che il Varese sia solo una squadra di calcio non ha mai amato. Chi non ci crede deve leggere il messaggio che ci ha scritto ieri mattina . Chi invece ama quella maglia lo deve leggere due volte, allora tornerà a vivere, tornerà a sorridere.

«Sul campo del Parabiago mi sono presa una cotta per il Varese – scrive – un sentimento profondo e puro mi ha avvolto il cuore. Sono arrivata stremata e allibita alla data del fatidico 14 luglio. Una data che voglio cancellare. Martedì sera ho incontrato una persona molto vicina al Varese da una vita e l’ho vista piangere, e abbiamo pianto insieme; ma il mio Varese non avrebbe voluto tutto questo e me le sono asciugate subito. Ho pensato alla trasferta a Pagani. Eravamo in trenta ma valevamo mille. Un ragazzo della curva, nonostante la febbre, ha cantato a squarciagola per 90’, fino a rimanere senza voce. Ricordo la mitica trasferta di Cremona con il pullman della DonnaBiancoRossa, e il ritorno al Franco Ossola con il gol di Buba: quasi svengo. Penso a quando i ragazzi entravano in campo e io, dal posto numero 120 della tribuna laterale sud, li ho sempre abbracciati tutti, anche se virtualmente. Confidavo in loro e ne uscivano sempre vincitori, al di là del risultato. Ora tutto questo non c’è più. Al Varese che verrà dico: non perdere mai la tua dignità e non mancare di rispetto alla tua città».

, già. Proprio lui, ieri sera, ha postato l’articolo della Provincia con il video di quel famoso Varese-Cremonese: «Enorme dispiacere nel veder finire in questo modo una società con la quale ho condiviso momenti indimenticabili». Assieme a Buba in centinaia hanno condiviso quell’emozione: «Video spettacolare. Ho ancora i brividi e le lacrime agli occhi, ma sono già pronto a lottare perché ciò possa succedere

un’altra volta. Non abbiamo mai mollato, non molliamo adesso e non molleremo mai», esclama , storico tifoso ed ex capo del Club Amici del Varese. Gli fa eco l’ex responsabile marketing del Varese : «Fantastico e commovente. Quel passato ci deve dare una gran forza, anche se ammetto che oggi è un giorno triste».

«Cari amici del Varese, sono vicino a voi e a tutta la città: mi avete trattato come un figlio. Non dimenticherò mai gli anni meravigliosi trascorsi assieme, che mi hanno lanciato come giocatore e cresciuto come uomo», è il commovente messaggio di che, dal ritiro col suo Palermo, non dimentica chi gli ha dato la vita.
Così invece scrive la Zanzara : «Con enorme dispiacere apprendo la notizia della scomparsa del Varese. Spero in un grande ritorno nelle categorie che merita». «Arrivederci mio caro Varese. Sono certo che tutta la città si rialzerà», dice .
All’appello risponde anche, ex allenatore di Berretti e Primavera: «Credo che l’unica cosa che non si possa rubare sia la dignità. Forza Varese, a testa alta sempre».

Dai vecchi amori a quelli di oggi. «È un giorno triste per me, i miei compagni, i tifosi, la città di Varese e tutta la gente che ama questi colori. Con l’augurio di poter tornare al più presto dove merita», scrive , e con lui : «Provo dispiacere per quello che è accaduto. Sono con tutti quelli che amano il Varese. Grazie». Per , laureatosi da poco campione con la maglia dell’Italia ai mondiali universitari «è un peccato non rientrare nella grande famiglia del Varese, sarebbe stato piacevole».
Torniamo ai tifosi: per «l’unica nota positiva di tutto questo schifo è vedere ancora le partite del Varese, in qualsiasi categoria giochi. Come 11 anni fa torneremo a divertirci, ne sono sicuro».
Il giudice da Pavia ama solo questa squadra e non rinuncia mai al suo posto in Curva Nord: «Non lascerò mai il Varese: non guarderò più il calcio sino a quando non tornerà in campo». Chiudiamo col messaggio del sostituto procuratore generale a Milano, , primo tifoso biancorosso: «Il Varese 1910 sarà cancellato nel nome, non nella storia».