All’indomani dell’1-1 conquistato in rimonta dal Varese con la Pro Vercelli, abbiamo incontrato il vicepresidente dei biancorossi Antonino Imborgia, a cui abbiamo chiesto subito
Il risultato di sabato nasce dal buon lavoro svolto dalla squadra durante gli allenamenti della settimana ma anche da un terreno ai limiti della praticabilità e che spero sia più idoneo dopo la rizollatura di questa settimana. L’inverno non è il momento più adatto per rifare il campo ma una superficie migliore già dal prossimo impegno con il Livorno è indispensabile al Varese, che sa giocare bene con la palla a terra, come ha dimostrato di saper fare con la Pro Vercelli.
Nel primo tempo la Pro Vercelli ha fatto tre tiri da trenta metri mentre noi abbiamo avuto due nitide palle gol e il portiere Russo è stato decisivo: la sua parata su Capezzi vale come un gol. Semmai rischiava di costarci cara l’unica sbavatura accusata in difesa: quella che ha permesso a Marchi di portare in vantaggio la squadra di Scazzola non è poi così diversa dalla disattenzione che aveva consentito a Mbakogu di firmare l’1-0
con cui il Carpi ci aveva battuto due settimane fa. Il Varese ha giocato come sa fare, con la palla a terra e su un campo in cattive condizioni siamo stati costretti ad affidarci ai lanci lunghi. Quando la Pro Vercelli ha segnato, ha arretrato e noi abbiamo avuto occasioni su occasioni. Il risultato non è largo né stretto, non è giusto né ingiusto. Ripeto: è figlio del lavoro settimanale e conseguenza di un terreno quasi impraticabile.
È un esterno di qualità che ama stare vicino alla porta: lo conosco bene perché l’ho seguito sempre e il Palermo ha fatto un notevole investimento su di lui. Ma vorrei spezzare una lancia in favore del giocatore a cui Lores è subentrato nella ripresa: Jakimovski paga una condizione approssimativa e non è al livello dei compagni ma nel primo tempo ha fatto vedere qualche buon colpo.
Lo conoscete meglio di me perché ha conquistato la Serie B con il Varese. Qualche anno fa era comunque più propenso alle incursioni mentre adesso è maturato ed è più completo: è diventato un mediano di rottura. Ci sarà molto utile.
No, anche perché durante la partita sono concentratissimo. Sono contento per Lupoli che ha saputo conquistarsi l’affetto dei tifosi. Sulla sua partenza ho già avuto modo di parlare a lungo ed è stato lui a chiedere il trasferimento.
Sforzini adesso indossa la maglia dell’Entella e io parlo sono dei giocatori del Varese. Ho già ribadito che per prenderlo ho formulato un’offerta maggiore di quella dell’Entella.
I nostri tifosi sono stati spettacolari, non hanno mai smesso di aiutarci e incitarci. Ci hanno trascinato, dimostrando per l’ennesima volta di vivere in simbiosi con il cuore del Varese. I nostri giocatori si meritano questo amore e questo sostegno perché vivono la maglia biancorossa come una seconda pelle e la portano dappertutto: ci vanno anche a letto a dormire.
Faremo una grande partita senza mollare mai. Come del resto la squadra ha sempre fatto finora.