23 Mag 2011
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New York, 23 mag. (TMNews) – Con un valore di 204,10 miliardi di dollari, per la prima volta dall’ aprile 1996, International Business Machines (Ibm) ha sorpassato la rivale Micorsoft, ferma a 204,07 miliardi.
Ibm ha dominato il settore informatico per diversi decenni prima di appaltare la produzione dei sistemi operativi dei suoi computer alla piccola ed allora sconosciuta, Microsoft. Grazie alla sapiente guida di Bill Gates, l’azienda di Redmond è riuscita a tramutare quell’avanzamento in dominio del settore, dimostrando che il suo fondatore aveva ragione nel credere che il software potesse essere più importante dell’hardware. Alla fine del 1999, il valore di mercato di Microsoft era di tre volte superiore a quello di Ibm.
Da quel momento, Ibm è stata a lungo considerata un’azienda vecchia e immobile, incapace di adattarsi ai ritmi imposti dalla rivoluzione tecnologica del nuovo millennio. Ma dopo lo scoppio della bolla informatica nel 2000, Ibm e Microsoft hanno invertito i ruoli. Gli investitori hanno dubitato della capacità dell’azienda di Bill Gates di svincolarsi dal successo
del sistema operativo, Windows, e del pacchetto, Office, preferendo scommettere sui suoi rivali più giovani, come Google e Facebook. Mentre Ibm ha attuato una profonda riorganizzazione, specializzandosi in software aziendale, consulenze e produzione di server. Investendo 100.000 dollari in titoli Ibm 10 anni fa, un investitore avrebbe 143.000 dollari; solo 69.000, se avesse puntato su Microsoft.
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