VARESE Sono varesini e sono dei piccoli geni nel campo informatico e dei new media. Hanno studiato molto, ma soprattutto hanno avuto delle intuizioni geniali che li hanno portati al successo. In tempo di crisi è capitato a tutti di pensare a qualcosa da inventare per sfondare. Quante volte vi sarete detti, «serve un’idea geniale». Ci sono varesini che l’idea non solo l’hanno avuto, ma hanno avuto anche il coraggio di metterla in pratica, tuffandosi di testa nell’affollato mondo della tecnologia.
E proprio per rendere l’idea del salto che stava compiendo, Giorgio Bertolini 25 anni ha chiamato «Ploonge» (in inglese tuffo) la sua creatura. Un social network che permette di condividere gli eventi della propria città e acquistare biglietti online. «L’intuizione mi è venuta mentre ero a Mosca per lavoro. Ero da solo, non sapevo cosa fare e ho pensato che mancava proprio uno strumento che mi spingesse a uscire, un social network attraverso cui capire come poter vivere la città».
E così quando è tornato ha lasciato il suo lavoro nel marketing di un’azienda tessile e si è concentrato su Ploonge. «Ho fatto un corso sul web e poi sono stato a San Francisco nella Silicon Valley. Lì ho conosciuto quelli che adesso sono i miei soci e insieme ci siamo tuffati in questo progetto».
Nulla sarebbe stato possibile senza tanta determinazione però. Come quella che il giovane ingegnere informativo Silvio Revelli, 27 anni, ha dimostrato di avere nel portare avanti il suo progetto di “Glancr”. Un’applicazione, lanciata su Apple Store e Android Market, che ti permette di entrare in contatto con tutte le persone presenti in un particolare luogo. «In pratica Glancr ti presenta gli sconosciuti che sono vicino a te – spiega – Sfrutta la tecnologia per conoscersi, rendendo più facile il contatto e il primo approccio tra le persone».
L’applicazione è basata su un difficile algoritmo che Silvio ha sviluppato all’università. E non si è fermato qui. Adesso distribuisce un’altra geniale invenzione, visibile nei bar del centro città e in alcuni negozi. Si tratta di tablet “Ritornella”, dotati di lettore di codice qr, grazie ai quali sarà possibile eliminare dal portafogli le innumerevoli tessere fedeltà. Altrettanto cervellotico è il sistema gestionale che fornisce la società «Tootec» di Luca Vanetti, 34 anni. Anche lui si occupava di marketing per un’azienda quando ha deciso di lasciare tutto e dedicarsi all’analisi di processi aziendali «che vengono trasposti in gestionali che noi poi ingegnerizziamo – prova a spiegare – Facciamo consulenze sulle analisi dei processi e li trasformiamo in un’area web riservata, che permette agli utenti di lavorare come se fossero all’interno dell’azienda».
Complicato da spiegare, ma evidentemente di grande successo. Tootec lavora oggi con aziende come Goodyer e Beretta. E poi c’è chi si è gettato nell’avventura oltre confine. Marco Speroni, 35 anni, è socio della società “Sncegroup”. Siamo un’agenzia di comunicazione – spiega – e aiutiamo le aziende a capire come investire nei nuovi mezzi di comunicazione, per potenziare il loro business». Tra i suoi clienti oggi c’è anche Whirlpool, «ma siamo partiti tutti dal nulla, muovendoci in questo mondo a piccoli passi». La sua società, Marco Speroni l’ha fondata nel 2005 con alcuni compagni di università. E oggi funziona eccome.
b.melazzini
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