– Sarà una lotta all’ultimo voto, quella che aspetta la maggioranza uscente. E lo stesso per il suo principale concorrente, la coalizione di centrosinistra che, per la prima volta negli ultimi vent’anni, può aspirare a Palazzo Estense. Ma molto dipenderà dalle alleanze che verranno messe in piedi, o meno. E soprattutto dal ruolo che svolgeranno le forze civiche in continua crescita. Le elezioni comunali del capoluogo, anche se andranno nella primavera del 2016, stanno già “animando” i diversi partiti, già impegnati nel tessere strategie in vista dell’importante appuntamento elettorale.
Un appuntamento fondamentale per la sopravvivenza politica della Lega Nord, nel centrodestra, e importante quasi allo stesso livello per il Pd, che, sull’onda dell’ottimo risultato alle europee e della crescita nei consensi dovuta alla figura di Renzi, difficilmente questa volta potrebbe giustificare una sconfitta.
Ma sarà anche il banco di prova per un modo nuovo di fare politica, che vede nel “civismo” un fattore determinante. Il riferimento ovviamente al Comitato Varese2.0 che in questi giorni sta presentando il suo “Manifesto”, per ridare ai cittadini la centralità politica nelle decisioni che sembrano aver perso.
Tutti questi fattori determineranno le future alleanze, alle quali, sotto banco, già si sta lavorando. Fondamentale, come è successo per le elezioni provinciali di fine 2014, sarà il posizionamento di Ncd. Il partito di , guidato a livello locale dal presidente del consiglio regionale , sarà probabilmente determinante nel consegnare la vittoria al centrodestra piuttosto che al centrosinistra. E oggi, a parecchi mesi dal voto, la scelta degli alfaniani è tutt’altro che scontata.
Così come, anche se in misura minore, la possibilità di una corsa solitaria della Lega. Il segretario cittadino continua a ripetere che l’alleanza è valida fino alla fine del mandato, e poi andrà ridiscussa. Per quanto, ovviamente, appare molto difficile che il Carroccio scelga di “scaricare” gli alleati.
Un’eventualità che potrebbe verificarsi solo di fronte a dati che darebbero per certa la vittoria al centrosinistra, e quindi, perdere per perdere, una corsa solitaria servirebbe a rispolverare il “celodurismo” degli inizi.
Tendenzialmente la coalizione di centrodestra vedrebbe quindi (i condizionali sono d’obbligo) Lega Nord, Liberi per Varese (Forza Italia, Udc, Fratelli d’Italia, Lista Ferrazzi), Movimento Libero, e un’eventuale lista civica. Il candidato sindaco cui la Lega aspira è il deputato . Che tuttavia non ha dato, per il momento, la sua disponibilità.
Il centrosinistra sarà quasi sicuramente composto da Pd, Lista Tsipras (Sel) e una lista civica. Per il candidato sindaco (ma c’è l’incognita primarie) si parla del deputato . Ma c’è chi sostiene che potrebbe anche tornare in auge l’ex consigliere regionale .
Il Pd aspira ad allearsi anche con Ncd e con il Comitato Varese2.0, che darebbe vita ad una lista civica. Ma quest’ultimo potrebbe anche scegliere, se decidesse di scendere in campo, una corsa solitaria, con candidato sindaco. Fuori dagli schemi c’è l’ipotesi di una lista civica del vicepresidente nazionale dell’associazione Sos Italia Libera .
Quindi il Movimento 5 Stelle, che è l’unica forza politica ad essersi portata avanti scegliendo già ufficialmente il proprio candidato sindaco: l’architetto