– Al Liceo artistico Frattini di Varese ieri mattina prendeva congedo un personaggio amatissimo dai suoi studenti: il bidello Pasquale, detto Pasqualone per l’imponenza, o anche, con immenso affetto, “Papi” da almeno due generazioni di artisti in erba. Il papà di Giada Molinaro, la studentessa travolta da un’auto lo scorso settembre in viale dei Mille, è la mascotte dell’Artistico: però proprio ieri mattina ha salutato per l’ultima volta i suoi amati colleghi e gli studenti e sta tornando a Lamezia Terme, il suo paese natale. «Ero arrivato a Varese 14 anni fa, per dare un futuro a mia figlia. Le ho fatto frequentare la materna alla Della Chiesa, dove lavorava mia cognata, poi le elementari alla Canziani, che quando ho saputo che chiude mi si è stretto il cuore perché ci rivedo Giada bambina, quindi le medie alla Vidoletti: lì hanno piantato un melograno, per lei. Dopodiché ha scelto l’Einaudi, dove lavorava la mamma. Da quando è mancata, io e mia moglie abbiamo vissuto nel suo ricordo, e se
non ci fossero stati i nostri studenti, che consideriamo come figli, non so come avremmo fatto ad andare avanti. Per me l’Artistico è una famiglia: ho iniziato in viale Milano, e dopo un anno ci siamo trasferiti qui, ed era un 14 di febbraio, proprio il giorno degli innamorati, così come tanti ragazzi ho visto innamorarsi fra questi banchi, alcuni anche sposarsi ed avere dei figli. Sono così affezionato a questa scuola che non saprei dire: quando incontro i miei ragazzi per strada è tutto un abbraccio. Però è più forte di me: oggi sento che devo tornare dove sono nato e domenica mattina alle cinque sarò già in viaggio assieme a mia moglie. A proposito di nascite, sono veramente felice di dire che uno dei miei due figli acquisiti dal primo matrimonio di mia moglie mi ha annunciato l’arrivo di un bambino: non vi preoccupate quindi per me, perché andrò a fare il nonno, e se sarà femmina, mi hanno promesso che si chiamerà Giada».
I suoi colleghi storici, Rosa, Franco ed Antonio (quest’ultimo in forze al Frattini da 40 anni) assieme alla segreteria ed alla presidenza gli hanno regalato un bellissimo orologio che Pasqualone mostra con orgoglio, e gli hanno riservato una bella festa d’addio. Con la promessa che verrà presto a far conoscere ai vecchi amici il nipotino.