Il Bologna riscrive la storia: dopo 51 anni conquista la Coppa Italia contro il Milan

A Roma i rossoblù battono 1-0 il Milan grazie a Ndoye. Serata perfetta per Italiano, ennesimo blackout per i rossoneri.

Cinquantauno anni dopo l’ultima volta, il Bologna torna a sollevare la Coppa Italia. Allo stadio Olimpico di Roma, i rossoblù superano il Milan per 1-0 in una finale intensa e combattuta, decisa dalla rete di Ndoye a inizio secondo tempo. Una prestazione autoritaria quella degli uomini di Vincenzo Italiano, che vincono con merito e scrivono una nuova pagina nella storia del club emiliano.

Il racconto della partita

Il Milan parte con determinazione, affidandosi in avanti a Luka Jovic – protagonista della semifinale contro l’Inter – supportato da Leao e Pulisic. Il Bologna, invece, schiera il solido terzetto Fabbian-Orsolini-Ndoye alle spalle di Castro.

L’avvio rossonero è promettente: Leao scappa sulla fascia e serve un pallone d’oro a Jimenez, che però fallisce clamorosamente il vantaggio a porta praticamente spalancata. Il Bologna non resta a guardare e risponde con un colpo di testa pericoloso di Castro, ma Maignan si supera con una parata decisiva.

Il Milan torna subito in avanti: cross di Jimenez, deviazione di Beukema che rischia l’autorete, e Jovic, pochi secondi dopo, impegna ancora Skorupski con un tiro ravvicinato. È una gara aperta, combattuta su ogni pallone, e il primo tempo si chiude sullo 0-0 tra tensione e nervosismo, alimentato da un duro fallo di Ferguson su Leao.

Ndoye decisivo, il Milan non reagisce

Nella ripresa, il Bologna colpisce alla prima occasione utile. Al 53’, Ndoye sfrutta una disattenzione della retroguardia rossonera, si accentra e con il destro batte Maignan: 1-0 e Olimpico che esplode di gioia rossoblù.

Conceicao corre ai ripari e inserisce Gimenez, Joao Felix e Walker, ma il Milan non riesce mai davvero a cambiare passo. La manovra si fa confusa, priva di ritmo, e l’unico sussulto arriva da un tocco sporco di Gimenez, facile preda di Skorupski.

Nel finale girandola di cambi, ma il risultato non cambia. Il Bologna tiene bene il campo, gestisce con maturità e al triplice fischio può finalmente festeggiare. Una serata storica per il club e per Vincenzo Italiano, capace di guidare la squadra a un successo atteso dal lontano 1974. Per il Milan, invece, un’altra notte amara da archiviare in fretta.4o