«Quel giorno ci avevi detto: “A tavola facciamo un brindisi per festeggiare il cinquantesimo anniversario del mio matrimonio”. Ma ci hai fatto un brutto scherzo, perché il brindisi non lo hai fatto con noi, ma con il tuo amato sposo».
È l’amico a raccontare l’ultimo giorno di vita di . Ermoli ha preso la parola al termine del funerale della donna, celebrato ieri mattina nella cripta della chiesa della Brunella. Quel racconto, fatto di cronaca e di pensieri sparsi, ha svelato che la camminatrice di 78 anni se ne è andata in una data importate. Proprio quella in cui cadeva l’anniversario di nozze con il marito scomparso già da molti anni, quando i figli erano piccoli.
Divina Parodi aveva scelto di festeggiare quella ricorrenza in montagna, «camminando, ridendo, come le piaceva fare». E così, venerdì scorso, in compagnia di quattro amici, era partita da Varese alle 7 del mattino, per trovarsi alle 9 in località Ronco e affrontare un dislivello di 900 metri di altezza, fino a raggiungere l’Alpe Sattal, sopra Alagna Valsesia. Un posto dove un cartello recita: «Qui le aquile imparano a volare con il vento e i sogni a cavalcare le stelle». La scivolata nel canalone è avvenuta dopo aver raggiunto la meta, poco prima di mezzogiorno, in un momento di riposo, del tutto inconsapevolmente a detta della testimone della tragedia. «Sei volata via in un soffio – ha affermato Ermoli – Per noi è calato il buio in una giornata blu, ma siamo sicuri che tu, il tuo brindisi, lo hai fatto». Per darle l’ultimo saluto, c’erano centinaia di amici. Escursionisti, vicini di casa, compagni di passeggiate con cui tante volte Divina aveva condiviso la fatica della salita al Sacro Monte e al Campo dei Fiori. Tutti si sono stretti intorno ai figli
e . Ai nipoti Matteo, Martina, Giorgio, Anita, Alba e Giulia. Alle sorelle Nina e Nora. La bara era davanti all’altare. Una corona di fiori di montagna, alcune rose rosse portate dai presenti. Ma a prevalere era l’incredulità. Impossibile accettare che Divina, sempre in ottima salute, se ne fosse andata da un giorno all’altro. Per salutarla, sono intervenuti anche molti varesini “doc”, come , , di Slow Food, , solo per citarne alcuni. , compagno di passeggiate, ha portato al funerale anche due cani: Lupo (un border collie) e Lampo (un labrador). «Andavamo sempre a camminare insieme e Divina era molto affezionata ai due cani, le avrebbe fatto piacere saperli presenti» ha detto Macchi.
A officiare il rito monsignor , con il sacerdote . È stato quest’ultimo a recitare una toccante omelia: «Il Signore Gesù ha interpretato la sua vita come un camino. Di fronte alle difficoltà, lui continuava ad andare avanti. Anche Divina camminava e andava in bici e ha continuato a farlo anche dopo la dura prova della morte del marito. Adesso Divina potrà raggiungere la sua meta, la Gerusalemme del cielo». Al termine della funzione, Divina è stata portata al tempio crematorio di Giubiano. Le offerte raccolte durante il funerale sono state devolute alla mensa della Brunella.