Possiamo avere ottime chance di diventare più simpatici, più intelligenti ed anche di allontanare molti rischi di invecchiare precocemente se riusciamo a tenere in forma il nostro intestino. Come? Rinforzando quel piccolo invisibile esercito di “batteri buoni” che risponde al nome di flora batterica e che vive e lotta insieme a noi per darci buone condizioni di salute.Ma cos’è la flora batterica o come viene definita in termini scientifici il “microbiota”? E perché è così importante perla nostra intelligenza, il buonumore, il cuore e il controllo del peso? Il microbiota è la componente principale di
quella popolazione buona di batteri che risiede nell’intestino e svolge una funzione equilibratrice e positiva su vari aspetti della nostra salute tra i quali le funzioni del cervello, l’umore, la longevità e la gestione del peso corporeo. Secondo alcune ricerche, quella condotta dal neuroscienziato dell’Università College di Corck in Irlanda, presentata nell’ultimo congresso della Società italiana di psichiatria, «i batteri dell’intestino secernono molecole che, per un complesso meccanismo di mediazione immunitario, ormonale e neurale, modulano lo sviluppo del cervello, sia nella vita fetale sia dopo, con ripercussioni sulla psiche e sulla salute mentale».
Secondo queste ricerche il microbiota si comporta come un enorme regolatore endocrino che sintetizza in autonomia ormoni e neorumodulatori del benessere, come Gaba e Dopamina.
«Tanto che si ipotizza in un futuro, più o meno prossimo, l’utilizzo di probiotici mirati in funzione antidepressiva», spiega , medico gastroenterologo ricercatore presso lo Human Nutrition Departement dell’Università del Texas. Un altro medico esperto di psiconeuroendocrinoimmunologia e presidente di Regenera Research Group, va oltre e dice che «il 50 per cento circa della serotonina, ovvero l’ormone del buonumore, è prodotto nell’intestino dove agisce come uno dei regolatori della motilità dell’organo».
Una delle teorie più affascinanti o curiose riguarda la lotta all’invecchiamento e collega la composizione della flora baterica intestinale all’invecchiamento.
La spiegazione è piuittosto complessa, ma sostiene che «a livello intestinale vengono prodotte citochine antinfiammatorie che contrastano l’invecchiamento di tutti gli organi e le malattie ad esso collegate come diabete, sindrome metabolica e disturbi dell’apparato cardiocircoltorio, ipertensione compresa».
Del resto, diverse ricerche, come per esempio quella condotta dall’Università di Corck e pubblicata su “Proceeding of the national academy of science”, hanno dimostrato che anche la flora batterica risente del processo di invecchiamento naturale diventando meno variata e più sbilanciata man mano che trascorrono gli anni (ma anche in giovane età quando si assumono troppi farmaci o si seguono stili di vita scorretti).
Una flora batterica intestinale invecchiata perde efficienza e compromesse lo stato di salute generale e la salute immunitaria, metabolica e dell’umore.
Acquistare probiotici, che spesso troviamo al supermercato mascherati da pseudo-yogurt ricchi di fermenti, non serve senza la dieta e l’esercizio fisico.n