VARESE La Lega si prepara a conquistare il Pirellone. Se i sondaggi vedono i due principali sfidanti, Roberto Maroni e Umberto Ambrosoli, in parità, il Carroccio guarda con fiducia alla possibilità di vittoria. Tanto che i sette candidati della circoscrizione di Varese al consiglio regionale, Fabio Rizzi, Francesca Brianza, Emanuele Monti, Sandro Rech, Daniela Restelli, Claudia Colombo e Giampiero Reguzzoni, chiamano ormai Maroni «presidente».E lanciano un messaggio chiaro al Pdl. Soprattutto alla componente ciellina, che ha avuto il maggior controllo sul settore sanitario. A farlo è Fabio Rizzi, senatore uscente, medico di professione, ed esperto nel campo della sanità. Protagonista degli stati generali della sanità a Varese.A domanda precisa, se la Lega intenda ancora lasciare in mano la gestione della sanità al Pdl (nonostante gli
assessori regionali alla materia fossero leghisti), risponde: «Spero e ritengo che ci siano le condizioni per tenere in capo alla Lega anche l’assessorato alla Sanità. È strategico per la Lombardia, e non può essere lasciato in mani a chi ha creato problemi attraverso una forte lottizzazione delle cariche in questi anni. Il nuovo slancio che diamo all’ente, con la candidatura di un leghista alla presidenza, mette le basi affinché finalmente il sistema sanitario non sia più incastrato nelle maglie cielline».Insomma, un chiaro messaggio al Pdl, che proprio ieri, durante la conferenza stampa di presentazione dei suoi candidati, «avvertiva» la Lega, per bocca del coordinatore regionale Mario Mantovani, che «anche in provincia di Varese, dopo queste elezioni, resteremo ancora il primo partito». M. Tav.
s.bartolini
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