Il ciclone Pettenati a Busto «boccia» la scuola dei talent

BUSTO ARSIZIO «Non ho intenzione di parlare del concerto, né tanto meno di fornirvi la scaletta della serata».Una premessa che non ha permesso di riportare informazioni precise, ma ha lasciato spazio a riflessioni sul mondo dello spettacolo e della musica in particolare. Alla presentazione dello show “I favolosi anni ’60”, che terrà il 29 giugno a Busto all’interno della rassegna di Corte Cultura, Gianni Pettenati ha raccontato aneddoti sulla sua vita e dato giudizi, decisamente schietti, sull’ambiente musicale e su alcuni artisti. Pianista mancato, «mi dissero che era uno strumento da femminucce, così mi diplomai in violoncello e comincia a cantare le romanze d’opera», Pettenati ha vissuto gli anni di Adriano Celentano, di Patty Pravo e di Tony Dallara, del rock che arrivava dall’America e dei Night Club con le orchestre. Nel 1966 ha inciso “Bandiera Gialla”, il suo più grande successo, con dieci milioni di dischi venduti; poi ha proposto, tra le altre, “La rivoluzione”, “La tramontana”, con Antoine, “Un cavallo e una testa”, scritta da Paolo Conte.«La mia scuola è stata cantare settanta

brani, di ogni genere, tutte le sere – ha ricordato – non come i protagonisti dei talent show televisivi, che conoscono tre canzoni e non hanno un repertorio». Pettenati ha confessato di avere sempre avuto una grande passione per il canto, ma poca per il settore, soprattutto negli ultimi anni.«Oggi non esiste più un mercato, ci sono molti concerti, si ascolta tanta musica, ma non si incidono più dischi, perché alle case discografiche, per lo più straniere, interessa solo chi può vendere almeno cinquecentomila copie, come Vasco Rossi».Autore di romanzi, testi teatrali e libri sulla storia della musica leggera, Pettenati si sentì dire: «Con una voce così bella, fai un mestiere cretino come il cantante».Sul palco sarà accompagnato da Cesare Bonfiglio, chitarrista e direttore della scuola Nuova Busto Musica, dal batterista Nick Norman, e dalla cantante Elena Zoia. Senza svelare troppo, Bonfiglio ha anticipato che nel corso della serata si alterneranno stili diversi: oltre a successi italiani e internazionali, da “Sapore di sale” a”My Way”, verranno eseguiti brani melodici e altri ritmati, alcuni in versione acustica.

s.bartolini

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