Il Comune ingaggia i pipistrelliper sconfiggere le zanzare

SARONNO Anche quest’estate i saronnesi potranno contare su un piccolo, ma combattivo esercito di alleati nella lotta alle zanzare: i pipistrelli. Continua infatti, con piena soddisfazione dei saronnesi, il progetto del ripopolamento dei pipistrelli a Saronno, attraverso una trentina di bat-box, vale a dire casette per chirotteri posizionate in tutta la città. Il progetto dovrebbe portare benefici anche sul fronte della lotta alle zanzare: accanto alla tradizionale disinfestazione, infatti, l’amministrazione comunale ha deciso di tentare la carta della lotta biologica integrata. I pipistrelli, come noto, sono ghiotti dei fastidiosi insetti, tanto che in una notte, una colonia che abita nel bat-box potrebbe mangiarne fino a 10 mila esemplari.

L’iniziativa, avviata due anni fa dall’allora assessore al verde Luca De Marco, ha già portato Saronno alla ribalta nazionale. Aveva suscitato molto clamore infatti, nell’estate 2007, il posizionamento di una ventina di casette per pipistrelli in parchi ed aree verdi cittadine. Queste casette, realizzate in legno e attaccate sui rami con del fil di ferro, non hanno il fondo e quindi posso essere utilizzate solo dai pipistrelli che notoriamente dormono a testa in giù.
All’inizio della stagione estiva Monica Artale, l’ispettore ambientale che segue il progetto, ha effettuato un’ispezione di tutte le bat-box, da quella a villa Gianetti a quelle aggiunte l’estate scorsa all’interno dell’ospedale cittadino, per controllare che fossero in ordine e pulite.

Durante questo mese di agosto inoltre sarà realizzato un vero e proprio censimento: utile per perfezionare il posizionamento delle casette stesse, ma anche per raccogliere dati per un’analisi scientifica.
I chirotteri sono una specie in via di estinzione, e il progetto saronnese consentirà anche di raccogliere informazioni sulle abitudini degli animali.
«Contrariamente alle dicerie popolari – spiega l’ispettore ambientale Artale riferendosi, in particolare, alle leggende nere sui vampiri – questi animali non sono pericolosi, ma anzi utili per la lotta agli insetti: quando il ripopolamento sarà avvenuto, le colonie presenti in città potranno fornire informazioni anche all’università di Varese, che sta realizzando studi specifici».
Il progetto infatti è ancora in fase sperimentale e si concluderà solo l’estate prossima, quando al termine dei tre anni necessari per il ripopolamento sarà possibile valutarne l’efficacia.

e.romano

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