VARESE Il Dalai Lama è diventato cittadino onorario di Varese. Ma tra le polemiche. La mozione, presentata dal capogruppo della Lega Nord Giulio Moroni, è stata votata quasi all’unanimità ieri sera in consiglio comunale. Tuttavia, non sono mancati piccoli screzi tra i tre principali partiti dell’assemblea (Lega, Pdl e Pd), ed anche un “giallo” sulla presunta richiesta, da parte della giunta, di ritirarla.
Procediamo con ordine. Qualche mese, quando scoppiò la polemica a Milano sulla cittadinaza negata al Dalai Lama, a Varese Moroni decise di proporla come gesto simbolico e politico. Le mozioni dei consiglieri hanno un iter abbastanza lungo (tempi della burocrazia) e l’argomento è stato messo in discussione solo ieri sera.
Ma nel corso della seduta Moroni ha espresso l’intezione di ritirarla, a causa dello scarso interesse con cui sarebbe stata accolta dagli altri partiti. Pdl e Pd hanno quindi spinto affinché non la ritirasse. E alla fine è stata approvata.
Tuttavia, sembra che a Moroni fosse stato chiesto il ritiro della proposta dallo stesso sindaco Attilio Fontana, che avrebbe temuto di mandare un’immagine di spaccatura dell’assemblea cittadina. O forse nel Carroccio non erano tutti d’accordo? Il segretario cittadino della Lega Marco Pinti taglia corto: «La posizione della Lega è sempre stata a favore della battaglia del Tibet libero».
b.melazzini
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